L’AQUILA – ”Non si puo’ fare un processo alla scienza e non si puo’ fare neanche un processo alle metodologie che vengono utilizzate perche’ le discussioni su questi temi avvengono in altri contesti che sono quelli
scientifici”.

Lo ha affermato il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, a margine di un incontro all’Aquila parlando del processo alla Commissione Grandi Rischi, al termine del quale erano stati condannati a sei anni di reclusione i sette imputati che nel 2009 facevano parte dell’organo scientifico consultivo della Presidenza del Consiglio. Dal giorno dopo la sentenza del 22 ottobre scorso Clini e’ stato uno dei suoi piu’ fermi oppositori.

”Ripeto quello che ho gia’ detto e che continuo a pensare: l’idea di avere in qualche modo sanzionato l’incertezza e’ un’idea che io credo assolutamente sbagliata – ha affermato oggi -. Quello che potrebbe essere oggetto di analisi da parte della magistratura e’, semmai, la coerenza con le leggi della richiesta delle autorita’ amministrative e politiche nei confronti di una commissione di esperti che tratta una materia assolutamente incerta e che percio’, di per se’, non puo’ dare delle risposte certe”. 

Il deposito delle motivazioni della sentenza del giudice Marco Billi e’ atteso per il prossimo 20 gennaio.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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