L’AQUILA – “Come è possibile che questa mattina siano stati riaperti gli impianti sciistici del Gran Sasso, se ieri pomeriggio è giunta in Regione una nota dell’Ustif in cui si dice che gli stessi impianti non possono funzionare in servizio pubblico?”. E’ l’interrogativo lanciato questa mattina dal Vice Presidente Vicario del Consiglio regionale Giorgio De Matteis, tornato a intervenire sulla vicenda della seggiovia “Fontari” di Campo Imperatore. “Quello che sta accadendo – ha tuonato De Matteis – è gravissimo. Stiamo parlando di sicurezza, un argomento su cui non si può certo scherzare. Ieri c’è stato un nuovo sopralluogo, a cui il Sindaco Cialente era presente, ma del verbale redatto all’esito dei controlli non c’è traccia e non è stato neppure sottoscritto dai capiservizio. Contemporaneamente è però arrivato questo documento dell’Ustif alla Direzione Trasporti della Regione. Una nota inviata per conoscenza anche al Centro Turistico del Gran Sasso, che quindi era perfettamente al corrente che questa mattina l’impianto non poteva essere aperto al pubblico. C’è evidentemente qualcosa che non va e pretendiamo che Cialente, una volta tanto, dia una spiegazione a quello che sta succedendo”.
DA OGGI SI SCIA A CAMPO IMPERATORE
Via libera alla stagione sciistica a Campo Imperatore, dopo l’esito positivo del collaudo alla seggiovia delel Fontari fatto poco fa dai tecnici dell’Ustidf di Pescara. L’impianto, pur malandato, ha superato i test e non c’è dubbvio che possa funzionare regolarmente per l’intera stagione, almeno si spera. I controlli sono stati fattio alla presenza del direttore d’esercizio Dino Pignatelli che alla fine si è dichiarato “finalmente soddisfatto per l’esito della prova”. La stagione può dunque avere inizio anche se sono destinate a protrarsi le polemiche che hanno accompagfnato il cambio della guardia ai vertici del Centro Tuiristico del Gran Sasso che ha un nuovo presidente, Umberto Beomonte Zobel, contestato apertamente da quello sfiduciato, l’ingegnere genovese Alessandro Comola che si ritiene in carica a tutti gli effetti.
MANCINI: “GESTIONE FALLIMENTARE DELE CENTRO TURISTICO GRAN SASSO”
La fallimentare gestione del Centro turistico del Gran Sasso, che ha provocato danni incalcolabili agli operatori e ha fatto salire il debito della società a 6 milioni 800mila euro, è la punta di un iceberg rispetto ai rapporti dissennati tra l’Amministrazione comunale e le società partecipate.
L’Azienda farmaceutica municipale, che gestisce le farmacie comunali, i servizi cimiteriali e il servizio pedagogico didattico, è creditrice nei confronti del Comune di 3 milioni di euro, derivanti dai corrispettivi che l’ente non ha trasferito alla società per i servizi erogati. Dal prossimo 1 gennaio, inoltre, la gestione dei servizi cimiteriali tornerà all’ente comunale che, tuttavia, si servirà di una cooperativa esterna per un costo di 180mila euro più Iva. I sette operai che l’Afm aveva assunto per svolgere questo servizio, intanto, non hanno ancora avuto una ricollocazione. Se dovessero restare in capo all’Afm la società subirebbe una perdita di 250mila euro e pertanto sarebbe costretta a licenziarli.
Per quanto riguarda invece il ramo farmaceutico l’ente non ha ancora pensato, a quattro anni dal sisma, ad una ricollocazione della farmacia comunale di Santanza, che continua ad essere ospitata in un container e pertanto ha subito un drastico calo del fatturato.
Il settore pedagogico didattico versa nella più totale incertezza riguardo al futuro, dal momento che la gestione dovrebbe passare ad una fantomatica fondazione con finanziamenti pubblici e privati. Intanto le insegnanti del pre e inter scuola continueranno ad avere un contratto di lavoro della durata di 10 mesi con retribuzione di circa 500 euro mensili.
È necessario quindi che il Comune dell’Aquila riconosca subito il debito di 3 milioni di euro nei confronti dell’Afm, trasferisca i sette operai con cessione dei contratti, ricollochi in tempi rapidi la farmacia di Santanza e riveda il contratto con l’Afm, trasferendo 30mila euro l’anno in più alla società, ai fini di trasformare il contratto delle 10 insegnanti in rapporto di lavoro della durata di 12 mesi, per complessive 24 ore settimanali, così come prevedeva il bando di concorso, mai rispettato dal Comune.
Il Consigliere comunale
Idv- L’Aquila Oggi
Angelo Mancini