L’AQUILA – “Credo che il risanamento di cui c’e’ bisogno riguarda intanto i debiti privati, quelli delle famiglie quelli delle piccole imprese, il popolo delle partite Iva che sta crepando, 1.500 aziende al giorno chiudono e chiudono talvolta perche’ gli enti pubblici a causa del patto di stabilita’ non pagano gli stati di avanzamento dei cantieri e a loro volta le banche non prestano soldi perche’ preferiscono investire quelle somme nel mercato speculativo, nel mercato azionario”. Lo ha detto all’Aquila, Nichi Vedola, candidato alle primarie del centro sinistra, rispondendo ai giornalisti che chiedevano se il risanamento si esaurisse con questa legislatura.

“C’e’ bisogno di intervenire non solo sullo Spread finanziario – ha aggiunto – ma sullo Spread economico, sullo Spread sociale che sta divorando il presente ed il futuro dell’Italia. Quello che si sta perdendo e’ un Paese che sta inciampando nel fango, quello fisico che abbiamo visto nei territori alluvionati, il fango morale di una classe dirigente al di sotto di ogni sospetto, il fango di una furbizia levantina che continua ad operare dentro la politica immaginando che la stessa non possa fare altro che ratificare in maniera notarile le scelte comandate dai poteri forti. Bisogna restituire al mondo del lavoro alle giovani generazioni la centralita’ sulla scena pubblica e bisogna dire ai poteri forti di mettersi di lato e questa volta tocca alla politica mettere regole, paletti e tagliare gli artigli a coloro che hanno ferito gravemente la nostra societa’”.

“Non bastano i giochini di parole, le boutade, il battutismo di cui ci ha dato un repertorio infinito il sindaco di Firenze. Sinistra vuol dire testimoniare valori, cultura che ha a che fare con la possibilita’ di dare la voce agli ultimi, di rompere le incompatibilita’ di questo sistema che espelle la maggior parte delle persone dalla scena del diritto”.

“Essere di sinistra – ha aggiunto il leader Sel – significa accorgersi che i lavoratori sono soli, sono disperati che il mondo del lavoro fa fatica a rappresentare le proprie pene e le proprie speranze. Essere di sinistra significa fare delle scelte politiche coerenti per esempio ripristnare la bellezza dell’articolo 18 sullo Statuto dei diritti dei lavoratori, cancellare la vergogna dei 47 contratti di lavoro atipico che sono una specie di maledizione che inghiotte il diritto dei giovani di avere un lavoro”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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