L’AQUILA- E’ destinata a fare rumore, molto rumore, la ‘bomba’ sganciata stamattina sul ‘concorsone’ da Gianfranco Giuliante, perché coinvolge un  po’ tutti i protagonisti di questa incredibile vicenda che rischia di marchiare in modo indelebile la ricostruzione della nostra città.  Le rivelazioni dell’assessore regionale all’Ambiente sono state per molti versi sorprendenti.

“Delle 4.000 risposte ai quiz del test preliminare secretate fino a domani- ha detto davanti a una platea affollata da giornalisti e precari- 2.300 erano note da mesi e potevano, e possono, essere trovate facilmente nel ‘data base’ del Formez. Sono le domande e le risposte già usate per i  test preliminari di altri concorsi, come ad esempio, quello di Napoli per il Consiglio di Stato (150.000 candidati per 500 posti ndr).

Fanno eccezione- ha aggiunto Giuliante- le 1.700 risposte a domande riguardanti il terremoto e la ricostruzione. Cioè il capitolo più importante del concorsone”. Ma di queste ultime- ha spiegato ancora- “moltissime sono sbagliate nella formulazione o nelle stesse risposte, come sarà chiaro a tutti quando domani verranno pubblicate in via ufficiale sul sito del Formez”. E qui Giuliante ha mostrato il ‘cartaceo’ dei 2.320 quiz con le relative risposte.

UNA BOMBA SUL FORMEZ, BARCA E LA GIUNTA COMUNALE

Una bomba, dunque. Sganciata sul Formez, sulla giunta comunale aquilana, sul sindaco, sullo stesso Ministero, su Barca e il suo staff. Giuliante era accompagnato da un collaboratore che, con computer e maxischermo, ha dimostrato come fosse possibile, e in qualsiasi momento, entrare nel ‘data base’ del Formez e scovare le 2.320 domande di cultura generale tra quelle, migliaia, utilizzate anche per altri concorsi e conservate nella banca dati sin dal 2010.

“FLAMMENT SI DEVE DIMETTERE”

E’ stato a questo punto che Giuliante, con molta tranquillità, ha ribadito ieri ciò che aveva anticipato nel comunicato di convocazione della conferenza stampa di questa mattina: “Se ne devono andare a casa Barca, Cialente e i vertici del Formez. Il concorsone è falsato, ci troviamo di fronte a un vulnus insanabile”. Ed ha aggiunto: “E’ Flamment, il presidente del Formez, che si deve dimettere. E’ lui la talpa vera, altro che Petullà”. Una vicenda destinata, ora sì, a ingigantirsi e a muovere verso sviluppi imprevedibili. Perché Giuliante ha messo in risalto anche un altro aspetto di questa vicenda: il compenso, chiamiamolo così, che va al Formez per l’organizzazione del concorso.

“TROPPI UN MILIONE DI EURO PER IL COPIA – INCOLLA DEL FORMEZ”

 “Per le 30.000 domande al concorsone- ha spiegato- i candidati hanno versato 600.000 euro. Il Formez ha già detto che non bastano e serviranno altri soldi. E ciò dopo aver ricevuto regolare incarico dalla giunta comunale dell’Aquila e dagli altri Comuni del cratere. Ma a che cosa serviranno tutti questi soldi? A compensare il copia-incolla dalla banca dati del Formez? Come fanno il sindaco e la giunta a giustificare una situazione del genere?”. Un vulnus, appunto, in base al quale Giuliante ha chiesto la “revoca immediata del concorsone” e la tutela dei precari che lavorano alla ricostruzione. “Precari- ha detto parodiando il ministro Fornero- che non sono ‘choosy’ (schizzinosi ndr), ma neppure ‘coglion’”. E qui una pioggia di applausi. Ha concluso affermando che toccherà al Tar e alla Procura della Repubblica acquisire gli atti resi noti stamattina, e cioè le anticipazioni dei quiz con le domande e le relative risposte, e pronunciarsi di conseguenza. “Personalmente- ha detto- non presenterò denunce in Procura. Mi auguro lo faccia Cialente che sono disposto ad accompagnare dal magistrato in qualsiasi momento”.

 UNA VICENDA SCONCERTANTE

Riassumendo. Delle 4.000 domande e risposte secretate dagli organizzatori del concorsone, 2.320, cioè quelle di cultura generale, sono note da tempo. Di altre 1.700 domande sul terremoto, non sono note le risposte. Queste domande hanno dovuto essere stilate ex novo e non erano già nella banca dati del Formez. Ma tantissime sarebbero formulate male e porterebbero a risposte sbagliate. Aggiungiamo che tutti o quasi i precari che saranno ‘choosy’ ma non stupidi, sono già entrati nella banca dati del Formez e sono in possesso di tutte le 2.320 risposte. A questo punto ci pare ovvio che vengano chiarite tutte le responsabilità, se ci sono.

 IL TENTATIVO  DI COINVOLGERE AQUILATV

Una riflessione, infine. Quando AquilaTv ha “avuto l’ardire” di pubblicare una domanda tipo con relativa risposta- una sola, si badi, su 4.000- si è scatenato l’inferno. Subito si è gridato al complotto contro il concorsone, e immediatamente dopo una pioggia di ricorsi, esposti di sindaco e precari alla Procura della Repubblica, denunce, sequestri. Che cosa accadrà adesso  che si scopre che di 4.000 risposte secretate ne sono state pubblicate 2.320? E che di esse erano a conoscenza quasi tutti  i precari? E non ci si venga a dire che ci sono domande facili, e accessibili (ma non è così), e domande difficili da tenere coperte (G.D.R.).

FORMEZ:”GIULIANTE PRENDE LUCCIOLE PER TALPE”

Con grande enfasi-questa la replica di Flamment- l’assessore regionale Gianfranco Giuliante ha convocato la stampa al fine di “consegnare ai giornalisti le risposte ai quiz del concorsone” e “rivelare chi sia la vera talpa”.

Ecco il contenuto di quella che il solito sito chiamava “la bomba Giuliante”: alcune delle risposte sono contenute nel sito Formez, quindi la vera talpa, passibile di licenziamento da parte del Ministro Barca, è il Presidente di Formez PA Carlo Flamment.

Premesso che, come previsto dal bando Ripam e ampiamente annunciato da Formez PA, tutte le risposte saranno da domani 9 novembre disponibili sul sito di Formez PA, Giuliante si è in sostanza accorto con 10 giorni di ritardo di un fatto che chiunque poteva rilevare: alcune risposte ai quiz (quelle su quesiti generici-attitudinali e non quelle relative alla ricostruzione) sono contenute nelle banche dati Formez, precisamente rintracciabili nelle batterie di quiz adoperate nei concorsi passati.

Fra tanti problemi che ha la città dell’Aquila, è doloroso constatare che vi sia un assessore che prende lucciole per talpe.

La questione avrebbe sapore solo folcloristico se non rientrasse in un disegno che da giorni tende a provocare l’annullamento del concorso con conseguente sabotaggio della ricostruzione dell’Aquila e possibile danno erariale.

Per queste ragioni Formez PA, nel rassicurare le istituzioni e i concorrenti sul totale rigore e validità delle procedure concorsuali, garantiti peraltro da una Commissione Interministeriale, si riserva ogni azione legale a tutela della sua immagine e dei suoi vertici.

LA RISPOSTA DI GIULIANTE AL FORMEZ: “FLAMMENT HA CONFESSATO”

Il Formez si era impegnato e aveva garantito per la segretezza di 4000 domande/risposte fino al 9 novembre 2012. Flamment ammette che così non è stato.
Come cristiano non posso non tener conto che Flamment ha “confessato” (le risposte erano on line prima del 9 novembre p. v.) e questo lo aiuta, ma non lo assolve! A mia volta spero mi vorrà perdonare se me ne sono accorto con 10 gg di ritardo!!!
La “talpa” per convenzione è cieca, ma compensa con l’olfatto! Non siamo tutti così! A sentire puzza di bruciato “noi” ci mettiamo 10 gg, ma poi “il piromane” lo becchiamo!
Le Istituzioni; Governo, Comune e Giudici hanno una ricostruzione-confessione certificata e firmata dal Presidente Formez. Il resto ritengo, non può che essere conseguenza!
P. S. :
Anche sulla parte non generico-attitudinale, ovvero oltre il quesito 2610 e fino al 4000, ci sono moltissimi test con risposta già pubblicati sul sito Formez, ai quali vanno aggiuntigli errori macroscopici dei test sulla ricostruzione, che ci apprestiamo a rendere pubblici.

CELOTTO:”FIDUCIA NEL CONCORSO, IMPENSABILE PROROGHE AL PERSONALE O ALLE STRUTTURE EMERGENZIALI”

Con gli articoli 67-bis e seguenti del decreto legge n. 83 del 2012, il Legislatore ha scelto in maniera inequivocabile di organizzare “in via ordinaria” ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 6 aprile 2009. Questo ha comportato la cessazione dello stato di emergenza dallo scorso 31 agosto e, conseguentemente, la cessazione di tutte le strutture e i contratti di personale emergenziale dal prossimo 31 dicembre. Contemporaneamente, è stato attivato un concorso pubblico nazionale per reclutare in maniera stabile il personale che dovrà operare nei territori nella ricostruzione. Per garantire massima celerità e assoluta imparzialità, questo concorso è stato affidato alla struttura statale con maggior esperienza e competenza in materia, cioè la Commissione per l’attuazione del progetto di riqualificazione delle pubbliche amministrazioni, stabilendo altresì che la Commissione giudicatrice sia designata dal
Presidente del Consiglio dei Ministri (art. 67-ter, comma 7).
A fronte delle polemiche degli ultimi giorni, il Ministro per la Coesione territoriale, precisa ora mediante il suo Capo di Gabinetto, Alfonso Celotto: “Abbiamo assoluta fiducia nella Commissione RIPAM e nel Formez, e siamo consapevoli che stanno compiendo uno sforzo enorme per completare le procedure di concorso in un termine inusualmente breve. In un modello – aggiunge Celotto – che va definitivamente fluidificandosi, non possiamo che essere amareggiati per i residui grumi di vischiosità che ancora emergono in parti del territorio, ma siamo pienamente consapevoli che soltanto mediante il concorso sarà possibile assumere i collaboratori necessari alla ricostruzione”.
E conclude: “La scelta del Legislatore è stata chiarissima, per cui – quali che saranno i tempi del concorso – in nessuna ipotesi appare possibile nemmeno pensare a ulteriori proroghe delle strutture utilizzate per la ormai cessata gestione dell’emergenza”.
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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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