L’AQUILA – ”E’ in atto una vergognosa operazione mediatica che diffonde un’interpretazione completamente distorta della sentenza e del processo stesso alla Commissione Grandi Rischi”. A sostenerlo e’ il ‘Comitato 3e32′ costituitosi all’Aquila pochi giorni dopo il terremoto del 6 aprile 2009. ”Secondo gran parte dei mezzi di informazione – si legge in una nota – gli imputati sarebbero stati condannati per non aver previsto il terremoto. Si tenta cosi’ di ribaltare il senso stesso del processo che non tratta affatto della capacita’ di previsione della scienza, ma che, lo ricordiamo per chi parla senza sapere, e’ basato sul fatto che i membri della Commissione hanno rassicurato la popolazione”. ”E’ vergognoso constatare – si prosegue nella nota – come attraverso questa operazione mediatica si stia tentando di raccontare l’ennesima bugia, in Italia e all’estero, arrivando alla follia di sostenere che adesso la Protezione Civile non potra’ piu’ lavorare liberamente, come afferma senza pudore in comunicato del Dipartimento stesso”. ”I componenti della Commissione Grandi Rischi – secondo il Comitato 3e32 – avrebbero dovuto dimettersi il 31 marzo 2009, quando piegarono il proprio operato ed il proprio giudizio scientifico al potere del Governo e del Capo della Protezione Civile Bertolaso, prestandosi all’intercettata ‘operazione mediatica’ tesa a tranquillizzare i cittadini del cratere”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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