L’AQUILA – L’ANCE L’Aquila sta ovviamente con la città nella battaglia sulla circolare vessatoria di INPS ed INAIL che pretende di cancellare una legge dello Stato conquistata letteralmente con lacrime e sangue, nonché un elementare diritto che deriva dal semplice uso del buon senso. Per questo ANCE L’Aquila è tra i firmatari della diffida  presentata insieme alle altre categorie produttive e professionali. Il Presidente di ANCE L’Aquila Gianni Frattale, da sempre schierato dalla parte del rispetto delle regole nell’interesse della categoria stessa, ha commentato: ”Noi possiamo rispettare le regole, non le anomalie”.

Ma non è la prima volta che l’istituto previdenziale dimostra carenza di buon senso e di vocazione sociale interpretando le regole in maniera anomala. Le imprese continuano a subire da tempo un’altra circolare che va a totale svantaggio della comunità produttiva: per rilasciare il DURC, che è un certificato che attesta che l’impresa è a posto con i pagamenti INPS e quindi ha le carte in regola per riscuotere il pagamento di un lavoro effettuato per la pubblica amministrazione, l’INPS ha deciso di prendere in considerazione la regolarità dell’impresa, e di tutti i subappaltatopri ad essa collegati, non nel solo periodo di svolgimento del lavoro in questione, come è giusto che sia, ma fino al momento in cui l’impresa va ad incassare. Come noto questo momento arriva quasi sempre con gravissimi ritardi e nel frattempo tante cose potrebbero essersi modificate e magari qualche difficoltà essere sopraggiunta sia per l’impresa titolare dei lavori che per qualche suo sub appaltatore.

Così accade spesso che il pagamento di un lavoro regolarmente effettuato anni addietro, in cui l’impresa aveva tutte le carte in regola e per il quale ha maturato il diritto sacrosanto ad essere pagata, si incaglia inesorabilmente al momento della richiesta del DURC. In questo modo si innesca un giro vizioso che non conviene neppure all’istituto previdenziale. Quest’ultimo infatti, trozzando il flusso dei pagamenti alle imprese, non riesce ad incassare neppure per sestesso il dovuto corrente.

Una situazione assurda, spesso causa della mortalità delle imprese, su cui l’ANCE L’Aquila ha tentato più volte di far ragionare i burocrati e che tuttoggi permane con un aggravamento della situazione dei pagamenti alle ditte che dalla burocrazia vengono così gabbate due volte.

“Oggi, dopo l’ingiustizia del DURC anche il richiamo dei contributi sgravati per il sisma” – commenta Frattale –  “Viene da chiedersi quale sia la vera missione dell’INPS e se questa abbia a che fare con il bene del Paese e della sua produttività”. 

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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