L’AQUILA – Si e’svolta presso l’aeroporto dei Parchi di L’Aquila la posa della prima pietra per l’inizio dei lavori di riqualificazione dell’aerostazione. E’ stata l’occasione per presentare alla stampa il progetto e lo stato di avanzamento lavori. L’Amministratore della società Xpress, Dott. Giuseppe Musarella, ha illustrato i percorsi seguiti finora e lo stato di fatto del sedime aeroportuale.

Presente il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente che ha dato il via ai lavori insieme all’Assessore Emanuela Iorio. La società Xpress ha incontrato anche la mamma ed il fratello dell’Ing. Giuliana Tamburro, dipendente Enac rimasta vittima del terremoto nel 2009, per pianificare le attività a favore dell’illustre ingegnere aquilana.

Il progetto di riqualificazione

L’intervento progettuale prevede una nuova distribuzione funzionale degli spazi interni ed il restyling delle facciate.

Il manufatto oggetto di progetto è costituito da un corpo di fabbrica di forma irregolare che si si sviluppa su due livelli; il primo livello occupa allo stato attuale una superficie coperta pari a 665,30 mq, mentre lo stato di progetto che prevede un piccolo ampliamento misura 727,05 mq.

Il secondo livello di superficie coperta pari a 310,00 mq allo stato attuale ospita degli uffici tale destinazione sarà mantenuta anche nello stato di progetto ed i soli interventi che interesseranno questa porzione di fabbricato saranno quelli relativi alla manutenzione ordinaria e straordinaria.

Il progetto di rifunzionalizzazione prevede innanzi tutto una nuova collocazione degli ingressi principali, e una totale riconfigurazione interna finalizzata alla dotazione dei servizi che ne determinano la destinazione d’uso. La liberazione degli spazi dalla fitta tramezzatura interna consente di realizzare un grande lounge per i passeggeri, con punto di ristoro, shop e servizi igienici, biglietteria e accettazione. Arrivi/partenze e uffici di gestione sono sistemati in un unico blocco, separato dalla lounge dal varco di sicurezza. Uffici operativi e gestionali occuperanno il piano superiore, arrivi e partenze quello inferiore. La presenza di ampie vetrate e la ridefinizione dei volumi costituenti il corpo di fabbrica saranno gli elementi che caratterizzeranno l’aspetto esterno dell’edificio.

Il filo esterno della facciata Sud verrà regolarizzato, e chiuso con ampie vetrate sostenute da una struttura in acciaio. Detta struttura sosterrà anche la pensilina soprastante, utile sia al contenimento dell’irraggiamento solare sulla vetrata stessa, sia al ricovero dei viaggiatori in caso di pioggia o sole battente. All’interno, verrà modulato lo spazio in modo da consentire al flusso dei viaggiatori di muoversi liberamente tra i vari corner funzionali, attraversando l’ingresso dotato di spazio filtro caldo-freddo, la biglietteria, il punto ristoro, gli shop.

La demolizione della scala in ferro che collega il piano terra all’ufficio situato al piano primo consentirà di sistemare l’area check-in nelle immediate vicinanze degli ingressi, e di collegare con un’ampia rampa e una scalinata le due zone dell’aeroporto allo stato di fatto poste ad un dislivello di circa 45 cm. Due vetrine espositive collegheranno e dissimuleranno i pilastri liberi della struttura portante. È previsto un’ulteriore regolarizzazione dei prospetti, relativo alla facciata ovest, ottenuta attraverso lo spostamento di circa 3 mt del filo esterno dell’area di connessione tra blocco servizi e blocco arrivi/partenze. Questo avrà il fine di rendere maggiormente fluido ed esteticamente gradevole lo spazio a disposizione dei viaggiatori.L’intervento edilizio è volto alla riqualificazione sia architettonica sia della sicurezza del manufatto oltreché all’efficienza energetica attraverso l’utilizzo di tecnologie volte al risparmio delle risorse.

Il progetto è volto all’ottimizzazione dei rapporti con il clima ed ha come obiettivo il miglioramento della qualità ambientale degli spazi interni, ponendo contemporaneamente tra le sue prerogative la necessità di risparmiare energia, il contenimento dell’uso di risorse non rinnovabili e la riduzione della quantità delle emissioni inquinanti.

L’idea di progetto vuole rileggere l’esistente in chiave di contemporaneità e mira innanzitutto alla compatibilità ambientale dell’edificio che andrà verificata non solo in base al consumo dei materiali impiegati ma in funzione della quantità di energia contenuta, da intendersi sia in termini di consumo energetico di ogni singolo materiale in fase di estrazione, produzione, trasporto, utilizzo, riciclaggio e smaltimento, sia di energia consumata per riscaldare, condizionare e illuminare.

Oltre all’utilizzo di materiali naturali e tradizionali (quali la pietra o il legno) e reperibili in loco, di recupero o ecocompatibili (biolaterizio) con alte prestazioni a livello di efficienza energetica, si è puntato all’utilizzo di sistemi passivi da integrare a sistemi “attivi” che mirino al risparmio energetico ed alla ritenzione del calore e quindi alla riduzione delle dispersioni termiche.

Per quanto riguarda le superfici vetrate che si configurano come sistemi passivi a guadagno diretto si adotteranno vetri capaci di massimizzare la quantità di energia termica entrante e dotati di bassa emissività termica.

Si prevede l’utilizzo di collettori solari per il riscaldamento dell’acqua sanitaria e solo in seguito si valuterà l’utilizzo e l’integrazione di sistemi fotovoltaici.

Per quanto riguarda l’impianto idraulico si punterà alla riduzione degli sprechi e del consumo di acqua potabile mettendo in atto tecniche di recupero e riuso delle acque piovane. Si prevede, inoltre, l’uso di cassette di scarico ad erogazione differenziata, dispositivi frangigetto e di limitazione della portata da applicare agli elementi erogatori.

Il recupero dell’acqua avverrà tramite la predisposizione di sistemi di accumulo in cisterne delle acque meteoriche provenienti dalla copertura dell’edificio, l’acqua sarà filtrata e utilizzata per l’irrigazione degli spazi verdi, o per il lavaggio delle pavimentazioni. L’impianto elettrico risponderà a tutti i criteri di sicurezza previsti dalle norme di legge, prevedendo la messa a terra di tutte le prese di corrente, dei corpi metallici del sistema termico ed idraulico e l’installazione di interruttori differenziali.

Informazioni tecniche per la certificazione in categoria 2B per l’abilitazione dello scalo all’aviazione commerciale.

La certificazione di un aeroporto commerciale richiede un iter burocratico complesso sia in termini di documenti sia in termini di adeguamento della struttura per rispettare i parametri richiesti dall’ ICAO ( circa 12 mesi).

Il team di certificazione è stato costituito dall’Enac nel luglio scorso e si sono svolti già diversi incontri (e programmati altri) per completare l’iter burocratico.

L’attuale configurazione dell’aeroporto permette di richiedere la certificazione per la classe 2B. E’ stato,inoltre,già sviluppato il progetto per la segnaletica orizzontale anch’essa basilare per una aeroporto commerciale e sono state avviate le trattative per la manutenzione ordinaria e straordinaria con ENAV per quegli apparati chiamati radioassistenze e sistemi luminosi che consentiranno in futuro di iniziare la procedura di certificazione della torre di controllo attraverso la concessione di un servizio AFIU da parte di ENAV.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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