L’AQUILA- Dunque la notizia sarebbe falsa. Falsa perché non sarebbe stata l’amministrazione a fare la scelta diretta di mettere sul medesimo piano tutti i partecipanti al concorsone. A dire cioè: nessuna franchigia, nessun abbuono, nessun vantaggio per i precari che hanno già lavorato alla ricostruzione dell’Aquila. Tutti uguali ai nastri di partenza, tutti dovranno fare le preselezioni. Ebbene questa notizia avrebbe un vizio di forma. Sarebbe stato, cioè, il governo a dettare la linea, non il Comune. Questa la posizione del sindaco Massimo Cialente che in un post su ‘facebook’, ripreso stamattina dai giornali, si è lasciato andare ad apprezzamenti poco lusinghieri nei nostri confronti, rasentando l’insulto, accusandoci di essere il megafono dell’ex commissario alla ricostruzione Gianni Chiodi (ancora, sindaco?) e scomodando addirittura l’Ordine dei giornalisti chiedendogli in qualche modo di intervenire.

Rispondiamo subito a Cialente che non ci sentiamo offesi, che non chiederemo noi tutele all’Ordine professionale perché un sindaco, crediamo, dovrebbe essere più cauto e temperante, e che certe sue accuse ci scivolano addosso in quanto ci siamo ormai abituati. Nessun rancore, dunque, nessun risentimento. Sono le regole del gioco e, almeno noi, le rispettiamo. Sempre.

Detto questo, vogliamo confermare che la notizia riportata  ieri da ‘AquilaTv’, è vera, nella forma, crediamo, e nella sostanza. Se poi sia direttamente il Formez a gestire il concorso e non il Comune (e lo sapevamo) è un altro discorso. Certo è che l’amministrazione era in un vicolo cieco con i precari, adesso non lo è più. La decisione di far fare a tutti i concorrenti le preselezioni mette a posto molte cose, e questo Cialente lo sa bene. Diversamente sarebbero stati pasticci, specie per il Comune che ha voluto la nuova governance della ricostruzione che rischiava di essere bloccata da ricorsi e contro ricorsi. Che cosa vuole venirci a raccontare il sindaco? Di non aver avuto nessuna influenza sulle decisioni del governo? Che davvero la colpa è ancora di Chiodi? Che lui proprio non c’entra in una decisione che noi, ‘avventurieri della penna’, riteniamo giusta? Se è questo che vuole farci credere, si accomodi pure. A noi basta sapere che ci sono alcuni suoi colleghi di giunta che la pensano come noi, o almeno non la pensano come lui. Il Concorsone ci sarà e sarà come ha anticipato ‘AquilaTV’  ieri. Comprendiamo i disagi del sindaco che ai precari aveva promesso un’altra cosa, ma non possiamo farci nulla. Quanto a lui gli consigliamo sommessamente: pensi a interpretare bene il suo ruolo, che noi pensiamo al nostro.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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