L’AQUILA. Preselezione per tutti, cioè tutela per nessuno. L’idea non è del ministro, che da fonti romane si è chiamato totalmente fuori dalla scelta –  ma degli amministratori comunali che per essere imparziali rischiano di lasciare fuori tutti gli aquilani. Ma andiamo per ordine. Il bando per il ‘concorsone’, e che salvo imprevisti, uscirà nella gazzetta ufficiale del 4 settembre, darà disposizioni per il concorso pubblico volto ad assumere a tempo indeterminato 300 persone da impiegare negli Enti e negli uffici deputati alla ricostruzione dell’Aquila e dei centri del cratere.

PRESELEZIONE CON QUIZ DI CULTURA E SULLA RICOSTRUZIONE

La preselezione ci sarà per tutti con quiz di cultura generale. Più precisamente un  50% di cultura generale e un 50% sulla ricostruzione in generale (ordinanze, decreti, procedure). Poi si passerà allo scritto per individuare le figure professionali. Si tratterà sempre di quiz su cultura generale e lingue, una buona percentuale delle domande sarà specifica della professione da individuare. La prova si concluderà con l’orale, ovviamente per chi avrà superato i quiz dello scritto

SI ENTRA IN GRADUATORIA CON 21 TRENTESIMI

A questo punto, chi raggiungerà un punteggio specifico – dovrebbe essere 21 – entrerà in questa graduatoria. Un elenco che, ci auguriamo, contenga anche il nome di qualche aquilano. Perché il 50 % dei posti a concorso verranno attribuiti subito alla riserva, cioè a chi avrà maturato almeno un anno nei processi di ricostruzione dell’Aquila e dei centri del cratere. L’aver titolo alla riserva diventa quindi un qualcosa in più che si navrà dopo aver passato la preselezione e la selezione.

A RISCHIO TUTTI I CONCORRENTI AQUILANI

 Una scelta davvero singolare fatta dagli amministratori locali che mettono a rischio così tutti i concorrenti aquilani. I quiz infatti, come tutti sanno, sono un terno a lotto, soprattutto quelli di cultura generale (le preselezione appunto) una questione in cui la preparazione non gioca un ruolo fondamentale. A Roma, per il ‘concorsone’, visto la scarso numero di concorsi pubblici banditi dagli Enti Pubblici, si riverseranno giovani da tutta Italia. Per gli aquilani non ci sarà nessuna garanzia di lavorare alla ricostruzione della loro città.

I POSTI DISPONIBILI

Ricordiamo che i posti disponibili sono 300, 128 presso il Comune dell’Aquila, 72 negli altri centri del cratere e 100 presso il Ministero delle Infrastrutture che li “dirotterà” presso Regione, Provincia e uffici tecnici. Il numero complessivo del personale precario assunto dopo il sisma del 2009 è di circa 600 unità, 230 solo al Comune dell’Aquila. 

MAXI CONCORSO: SCOPPIA LA PROTESTA DEI PRECARI DELLA RICOSTRUZIONE

Il  Sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, ha dichiarato oggi che: “anche i precari che hanno vinto un concorso dovranno fare la preselezione” per l’assunzione a tempo indeterminato negli uffici della ricostruzione. Tali dichiarazioni, se confermate, svuotano di significato la riserva di posti prevista a favore dei lavoratori precari abruzzesi, nonché la rassicurazione fornita dal Ministro per la coesione territoriale, Fabrizio Barca, il quale ha dichiarato che: “Nell’ambito dei paletti imposti dall’attuale contesto normativo, massimo è l’impegno del Governo a far sì che quelle risorse professionali attualmente utilizzate che hanno maturato una significativa esperienza nella materia e che siano appropriatamente selezionate in base alla competenza proseguano nel loro operato” (Relazione del 15 giugno 2012, pubblicata sul sito del Ministero per la coesione territoriale). In considerazione dell’imminente pubblicazione del bando in questione, i precari dell’Ufficio Coordinamento Ricostruzione, che hanno vinto una selezione pubblica,  hanno chiesto al ministro Barca e al Commissario Chiodi di fare definitiva chiarezza sulla vicenda.                                                                  
I precari dell’Ufficio Coordinamento Ricostruzione

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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