L’AQUILA- Un’altra figuraccia, pessima, incredibile. E anche inaccettabile, perché oggi i terremotati non siamo soltanto noi, ed è alle popolazioni dell’Emilia così duramente provate che dobbiamo rendere conto di certi episodi. Che figura ci facciamo, noi aquilani e la nostra amministrazione con noi, quando si scopre  che una persona cui era stato assegnato un alloggio del Progetto Case lo ha poi trasformato in canile, distruggendolo quasi e rendendolo inabitabile?

Che cosa diranno i terremotati dell’Emilia che dalle tende si stanno trasferendo nei container e non si sognano neppure di avere un alloggio da 2.800 euro a metro quadro? Siamo del parere, e lo diciamo al sindaco di questa città, che l’amministrazione debba prendere di petto, subito, il problema degli alloggi del Progetto Case che rischia di sfuggirle di mano.

Chi controlla la manutenzione delle Case affidata alla Manutencop fino alla fine dell’anno? A noi risulta che questi controlli quasi non esistono e che l’amministrazione subentrerà nella gestione soltanto all’inizio del 2013. Nel frattempo potrebbe accadere di tutto e di più. C’è un regolamento che il Consiglio comunale ha approvato qualche mese fa, che è molto chiaro. Elenca i doveri dell’assegnatario e quelli del gestore, del Comune, appunto, dal prossimo anno.

L’Assemblea cittadina afferma che ci sono aspetti non chiari per la futura gestione degli alloggi del Progetto Case, ma dice una sciocchezza. Vada a leggersi il regolamento che è molto esplicito. Chi abita nelle Case ha delle norme da rispettare e degli oneri precisi. Non può fare dell’alloggio ciò che vuole e tanto meno un canile, pena conseguenze di carattere penale, quelle stesse alle quali ci auguriamo vada incontro la persona al centro dell’incredibile episodio riportato dai giornali. Nei Paesi anglosassoni, chi non rispetta il bene comune, è condannato spesso a settimane o mesi di lavori ‘socialmente utili’, come pulire i servizi igienici delle stazioni ferroviarie e delle metropolitane, o delle case di accoglienza.

Da noi questo non succede, o accade raramente. La persona che fatto scempio di quel piccolo appartamento a Cese di Preturo deve essere trattata con giustizia, ma senza tanta indulgenza, come spesso capita da noi. Senza tanta indulgenza perché quel che ha fatto coinvolge tutti gli aquilani che non ci fanno, appunto, una bella figura.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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