L’AQUILA – E’ di ritorno dalla provincia di Mantova dove aveva deciso di trascorre qualche giorno di ferie insieme a sua moglie Maria Paola in un agriturismo a Sustinente. L’aquilano Pierluigi Bomcompagno ci racconta quei momenti di paura.
La seconda scossa in tre anni. “Siamo fuggiti subito – racconta in esclusiva ad aquilaTv – con il magone nel cuore e la paura di dover rivivere per la seconda volta un incubo”. Mentre racconta quei momenti è in macchina e si allontana dal Mantovano. Intorno a loro solo mezzi di soccorso, elicotteri e suoi d’allarme. “Sono stato svegliato da una fortissima scossa sussultoria (la prima di 6.0 ndr) – dice- ho tranquillizzato mia moglie e siamo immediatamente corsi fuori dall’agriturismo.
Insieme a noi altre cinque famiglie provenienti dalla Toscana e dalla Lombardia. E anche dei bambini piccoli. Tutti nel panico, forse noi eravamo quelli più preparati vista l’esperienza del 6 aprile 2009”. Momenti di panico e di attesa. Pierluigi infatti sarebbe partito senza neanche riprendere le sue cose talmente tanto lo spavento di rivive un incubo sopito. “Abbiamo dovuto attendere l’arrivo della proprietaria della struttura ricettiva e nel frattempo è arrivata un’altra forte scossa di 4.9. Così la decisione di prendere tutto e andare via subito, abbiamo recuperato le valige, tutto di corsa e ora siamo finalemente in macchina”.
Dall’Aquila molte telefonate preoccupate. “Ci hanno chiamato tutti i parenti preoccupatissimi – prosegue – per noi è stato un incubo, abbiamo rivissuto le stesse angosce di tre anni, per fortuna con l’esperienza vissuta le reazione è stata più immediata”. A margine della telefonata strappiamo un sorriso a Pierluigi chiedendogli:”Tornerai in vacanza?”. E lui risponde:”Lo dicevo a mia moglie poco fa, sicuramente no, mi sto a L’Aquila”.