Quando dici gli assurdi del terremoto. Sentite che cosa ci racconta un nostro lettore. “Voglioinformarvi della gravosa situazione venutasi a creare riguardo al rimborso dei beni mobili persi a causa del sisma. Ad oggi ancora non si trova una via d’uscita per i molti cittadini aquilani, che,me compreso, hanno inserito la propria autovettura nella richiesta per i beni persi. Dopo tre anni le pratiche sono ancora bloccate, perché l’autovettura distrutta non risultava, il giorno del terremoto, allo stesso indirizzo dell’abitazione crollata. Domanda: nel centro storico dell’Aquila e dei paesi del cratere, come si faceva a parcheggiare la macchina dentro casa? Perché non si calcola  allora il valore dell’autovettura (in attesa di regolamento) e si dà la possibilità a chi ha perso tutto di avere un minimo risarcimento”?  Ottima domanda, che giriamo al sindaco uscente: invece di pavoneggiarsi in Tv leggendo i suoi libri dei sogni, perché non dà una risposta a questi ‘semplici’ problemi dei cittadini? I quali, se non hanno ricevuto risposte in tre anni, perché dovrebbero mai rivotarlo?

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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