L’AQUILA – L’Assessorato alle politiche sociali del Comune dell’Aquila ha dato vita al progetto “L’Aquila città amica – ripartiamo dall’accoglienza”.Il progetto è rivolto a persone e famiglie prevalentemente senza fissa dimora e residenti nel Comune dell’Aquila in condizioni di estrema povertà e prevede l’erogazione di bonus alimentari per un totale di 39.990 euro suddivisi per 100 beneficiari aventi età massima di 65 anni.

In particolare per i nuclei con uno o più figli minori che hanno un Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) fino a 2500 euro, i bonus disponibili da 500 euro sono 30; per i nuclei con uno o più figli minori con Isee fino a 5.000 euro, i bonus disponibili dal valore ognuno di 380 euro sono 50; ed infine per i single con Isee pari a zero, i bonus disponibili sono 20 del valore di 299,50 euro ognuno.

Il bando, finanziato dal Comune e dal Gal (Gruppo di azione locale) con il quale il Comune dell’Aquila ha stipulato un accordo per l’utilizzo di fondi europei destinati a progetti di carattere sociale, fissa il termine ultimo per la presentazione delle domande al 16 marzo 2012.

“L’azione dell’Amministrazione Comunale – ha dichiarato l’assessore alle politiche sociali Stefania Pezzopane – è un’azione fattiva e concreta ed è tesa a dare un maggior tasso di autonomia alle famiglie indigenti. Questa specifica azione finalizza le risorse all’acquisto di bonus di generi alimentari.

Capita sempre più frequentemente infatti, che vengano persone e famiglie a chiederci aiuto, ma l’aiuto non può essere l’elemosina. Ecco perché – ha continuato l’assessore – abbiamo disciplinato le modalità di accesso, individuato i criteri e stabilito le modalità. Questa azione si accompagna ad altre iniziative come l’attribuzione, sempre con procedura pubblica di contributi economici una tantum finalizzati ad altri scopi e poi 60 alloggi per i senza fissa dimora e le famiglie disagiate”.

“Troppe istituzioni hanno gli occhi chiusi e non vedono quello che sta accadendo. – ha concluso la Pezzopane – Noi non chiudiamo gli occhi, anzi, investiamo risorse per superare questa grave emergenza sociale che dovrebbe vedere tutti impegnati e che invece ogni giorno ci fa constatare il disimpegno della Regione Abruzzo matrigna che continua a non ascoltare il dolore di questa città e taglia risorse indispensabili alla cura e alla promozione dei diritti dei più deboli”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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