L’AQUILA – Nella mattinata di oggi, presieduta dal Prefetto dell’Aquila, Giovanna Maria Iurato, si è svolta una seduta della Conferenza Regionale delle Autorità di Pubblica Sicurezza cui hanno partecipato i Prefetti di Chieti, Pescara e Teramo, i Procuratori dei quattro Capoluoghi abruzzesi e i Responsabili di livello regionale e provinciale delle Forze di polizia.

Nel corso della seduta, è stato fatto il punto sull’andamento della criminalità in Abruzzo e sono stati, in particolare, analizzati i fenomeni criminosi più ricorrenti in ciascun territorio.

La disamina si è rivelata particolarmente utile per elaborare, nell’ambito delle strategie generali fissate dal Ministro dell’Interno, linee d’azione condivise per contrastare le manifestazioni delinquenziali che presentano oggi tratti di maggiore pericolosità sociale.

Una parte importante della discussione è stata dedicata al tema del contrasto ai tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata soprattutto negli appalti, pubblici e privati, legati alla ricostruzione “post sisma”.

Sono stati analizzati in questo campo, i dati complessivi dell’attività svolta che, sul piano della prevenzione, ha portato a sviluppare un’assidua azione di controllo anche presso i cantieri dove si svolgono i lavori commissionati dai proprietari per la ristrutturazione degli edifici lesionati: nel corso del 2011, infatti, sono state eseguite 44 ispezioni nei 57 Comuni del “cratere”, su richiesta dei Prefetti dell’Aquila, Pescara e Teramo.

Sono state, altresì, valutate le risultanze complessive dell’azione di monitoraggio sugli appalti pubblici svolta dai Gruppi Interforze, con l’ausilio del GICER che, a partire dal 2009, ha consentito alla “rete delle prefetture” di emettere 19 interdittive nei confronti di altrettante imprese e di segnalare alle stazioni appaltanti altri 77 casi meritevoli di particolare attenzione.

Sono stati, inoltre, analizzati i risultati conseguiti dall’azione repressiva negli ultimi dodici mesi, che hanno visto la Procura della Repubblica dell’Aquila richiedere ed ottenere l’adozione di misure di prevenzione patrimoniali “antimafia” nei confronti di diversi soggetti e, più di recente, sviluppare un’importante iniziativa di indagine che ha permesso di disarticolare un tentativo di ingerenza della criminalità calabrese nei lavori della ricostruzione

E’ stata, infine, convenuta la necessità di mantenere “alta la guardia”, proseguendo nell’azione svolta, secondo un metodo, gradualmente a punto, che valorizza tra l’altro la stretta sinergia tra le attività di competenza delle Autorità di Pubblica Sicurezza e dell’Autorità Giudiziaria, in un clima di proficua collaborazione, nel rispetto dei rispettivi ruoli e prerogative.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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