L’AQUILA-Serviranno i Piani di ricostruzione per accelerare la ricostruzione dei centri storici. Sull’indirizzo del governo sembra ormai non esservi più dubbi di sorta. Per rifare il centro dell’Aquila, servirà un piano che del resto è già in agenda al Comune capoluogo, e che una volta approvato potrà dare via libera all’ erogazione dei contributi.
In parte si sapeva, ma la conferma delle anticipazioni si avrà con la nuova ordinanza che dovrebbe essere firmata a giorni. Un’ordinanza che porrà fine alla ridda di illazioni e interpretazioni. Senza piano non ci saranno contributi. Questo sta per dire il governo anche se viene data ai Comuni la possibilità di avviare la ricostruzione di singoli edifici secondo progetti che siano conformi agli strumenti urbanistici oggi in vigore, ossia ai piani regolatori.
Secondo il Commissario di governo, ma anche secondo il sindaco dell’Aquila, questa norma permetterà di avviare i cantieri come chiedono non soltanto i cittadini interessati, ma anche le imprese. L’ordinanza di prossima pubblicazione prevede interventi particolari per gli edifici sottoposti a vincolo. In questo caso per le spese occorrenti per la riparazione con adeguamento sismico, eccedenti i limiti già ammessi a contributo, è previsto un contributo aggiuntivo, ma con riferimento alla situazione economica e al reddito del proprietario dello stabile.
Viene disciplinato anche il caso dei cosiddetti ‘edifici misti’, cioè di proprietà pubblica e privata. Per questi stabili si stabilisce la competenza, obbligatoria, del Commissario delegato alla ricostruzione per quanto riguarda le parti comuni e strutturali, ma questo soltanto nel caso se la proprietà pubblica è maggioritaria. L’intervento del Commissario è facoltativo su richiesta della proprietà privata se quest’ultima è maggioritaria.
