L’AQUILA-Il terremoto ha creato per la città un’emergenza permanente. Dirlo è come sfondare una porta aperta per un aquilano ma anche per chi dell’Aquila non è. Eppure in molti l’hanno dimenticato e sono proprio coloro che dovrebbero pensare alla ricostruzione della città. Prendete la filiera, Fintecna, Reluis, Cineas e Comune.

Sono state chiamate e pagate, le prime tre, per far fronte all’emergenza, verificando i progetti della ricostruzione, adeguandoli, se del caso (ma accade quasi sempre), infine approvandoli e dando via libera al contributo. Invece che cosa accade? Quelli della filiera si comportano come se non ci fosse stato il terremoto.

Negli uffici impera la routine, il ‘non fare oggi quel che puoi fare domani’ o, al massimo, non ti agitare più di tanto. Si disse a fine luglio che Fintecna, Reluis e Cineas avrebbero continuato a lavorare in agosto, tempo sacro per le ferie degli italiani.

Ma quando mai? Chi fece circolare una balla del genere mentiva sapendo di mentire. Ad agosto tutti al mare o ai monti, merende a Ferragosto, gite di fuori porta. Insomma tutto come prima secondo la consumata tradizione italica.

Quelli della filiera non si privano dei ponti ovviamente. Per l’ultimo dell’Immacolata sono rimasti chiusi gli uffici di Fintecna venerdì 9 dicembre. Così lo sportello per il pubblico non ha funzionato giovedì, venerdì e, ovviamente, sabato e domenica. E’ con questo spirito che si vuole ricostruire? Allungando le ferie? Facendo i ponti come se nulla fosse accaduto? Ancora. In teoria sarebbe possibile seguire lo stato della richiesta di contributo attraverso il sito di Fintecna. Basta il cosiddetto ‘user name’ o il codice fiscale, e la ‘password’. In teoria. In pratica la cosa funziona soltanto per alcuni fortunati.

Gli altri trovano sul sito soltanto una pagina bianca. Come dire che non sono stati registrati. Allora devono prendere la macchina o l’autobus e andare alla Guardia di Finanza dove le ‘Tre Sorelle’ hanno i loro uffici. Proprio le ‘Tre Sorelle’ hanno preso impegno col commissario Gianni Chiodi di accelerare i tempi delle pratiche, dando scadenze definite. Questo in teoria. In realtà vanno avanti come prima. Alla faccia degli aquilani.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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