L’AQUILA – La magistratura ha mandato a processo il dirigente del Comune dell’Aquila al centro della clamorosa vicenda della casa di Valle Pretara prima giudicata agibile con danni lievi, poi divenuta inagibile ad un secondo esame e classificata E, infine abbattuta e ricostruita con doppia cubatura a tempo di record. Col dirigente sono finiti sotto processo sua madre, un geometra del Comune, il progettista, i verificatori che avevano fatto fare alla casa il salto da A a E, e tre persone di Roma che avrebbero esaminato (male) il progetto. Quel che meraviglia non sono tanto le accuse mosse a tutta questa bella gente che avrà modo e maniera di far valere le proprie ragioni davanti ai magistrati. Stupisce invece la velocità con cui è stato concesso il contributo di 450 mila euro. In tempi in cui c’è gente che non sa che fine ha fatto la pratica della propria casa a dieci mesi dalla consegna del progetto a Fintecna, la velocità con cui è stato concesso il contributo alla casa di Valle Pretara trasformata in una villa a tempo di record, lascia esterrefatti. E amareggiati. C’è qualcuno che ancora pensa che il terremoto è stato uguale per tutti?(Antares)

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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