L’AQUILA – “Non e’ opportuno discutere dei problemi che potrebbe avere una bozza di ordinanza (OPCM) tramite dichiarazioni a mezzo stampa, soprattutto quando intorno agli stessi problemi si e’ instaurato un sano confronto tra tutti i soggetti coinvolti, Comune dell’Aquila compreso”. Queste le dichiarazione del Commissario delegato per la Ricostruzione, Gianni Chiodi, in seguito a quanto dichiarato dall’assessore comunale Pietro Di Stefano, il quale paventa una possibile paralisi del processo di ricostruzione se dovesse passare la bozza di OPCM in discussione e relativa alle norme per accelerare gli interventi sugli immobili privati classificati “E”. “Ho avuto modo di leggere – puntualizza il Commissario Chiodi – le dichiarazioni allarmanti dell’assessore Di Stefano, proprio quando ero intento a discutere dei problemi dallo stesso sollevati insieme al Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente. Quindi mentre il sindaco Cialente si confrontava costruttivamente con il Commissario, l’assessore rilasciava dichiarazioni alla stampa. Nel colloquio con Cialente si sono condivise alcune perplessita’ che abbiamo deciso di riportare puntualmente all’ufficio legislativo della Protezione Civile Nazionale, affinche’ la bozza di ordinanza possa essere opportunamente emendata”. Conclude il Commissario: “Cio’ che e’ accaduto oggi e’ la riprova di quanto ho affermato qualche giorno fa. Ossia chiacchierare meno e produrre, insieme, di piu'”.

RICOSTRUZIONE: DI STEFANO A CHIODI, CONFERMA LE MIE PERPLESSITA’
“Con la risposta data alla mia nota di oggi, il commissario Chiodi conferma le mie perplessita’ sulla bozza di ordinanza, che paralizzerebbe il processo di ricostruzione”. Lo ha dichiarato l’assessore alla Ricostruzione, Piero Di Stefano. “Ci mancherebbe altro che il Commissario non concordi con il sindaco Cialente gli emendamenti necessari a una proposta di provvedimento assolutamente penalizzante per la citta’ e l’intero cratere – ha proseguito Di Stefano – troppe volte le decisioni sono state prese senza nemmeno consultare gli organismi che rappresentano i cittadini. Per cui Chiodi non sta facendo una cortesia a nessuno, ma sta adempiendo a un suo preciso dovere. Resta il fatto che da giorni facciamo presente alla struttura commissariale come i contenuti della proposta di ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri fossero devastanti per la ricostruzione, senza ricevere alcuna risposta. L’unica strada che mi rimaneva era quello di segnalare pubblicamente il fatto. Se il Commissario aveva le mie stesse perplessita’, poteva tranquillamente fare chiarezza prima. Oggi avremmo gia’ a disposizione un provvedimento corretto, senza perdere ulteriormente tempo. E invece dobbiamo aspettare ancora”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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