L’AQUILA – Volumi del ‘500, preziosi manoscritti: da oggi l’inestimabile patrimonio della storica Biblioteca provinciale Salvatore Tommasi dell’Aquila tornano ad essere fruibili Bazzano (L’Aquila), dopo i tragici accadimenti legati al terremoto del 6 aprile del 2009.

Grazie a un progetto della Fondazione Telecom Italia e della Provincia, infatti, i circa 260mila volumi, il cui edificio in centro citta’ e’ stato duramente colpito dal sisma ed e’ tuttora inagibile, sono stati trasferiti in una moderna struttura a Bazzano, periferia est dell’Aquila. La nuova sede, che sara’ temporanea, in attesa di tornare nello storico edificio di piazza Palazzo, e’ stata inaugurata oggi alla presenza delle istituzioni cittadine (Comune, Provincia, Regione), del presidente di Telecom Italia Franco Bernabe’, di quello della Fondazione Telecom Italia Joaquim Navarro Valls, del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta e del giornalista Rai, di origini aquilane, Bruno Vespa.

Il progetto, e’ stato spiegato nel corso dell’inaugurazione, ha due obiettivi fondamentali: restituire la biblioteca e i suoi libri agli aquilani, che ne hanno sempre usufruito anche come polo di aggregazione sociale, e avviare la digitalizzazione del patrimonio librario attraverso l’utilizzo di uno scanner a luce fredda. Il progetto, del valore di circa 2 milioni di euro, e’ stato finanziato anche dal Mibac e dalla struttura del Vice commissariato per i Beni Culturali e si inserisce nell’ambito delle ‘Giornate europee del Patrimonio 2011’ volte a favorire il dialogo e lo scambio culturale in Europa.

“Ringrazio per la sintonia ritrovata, che e’ il premio migliore per le fatiche di questi mesi dopo che si era appannata per le polemiche. Ringrazio Del Corvo – ha detto Letta – per il programma coraggioso e ardito sulla biblioteca che guarda al passato ma sorprattuto al futuro. Prima ancora ringrazio Bernabe’ per la dichiarazione d’amore e impegno per la continuita’, ci ha detto che questo e’ un primo passo per rinverdire i fasti della Reiss Romoli. Ringrazio Navarro Valls e Vespa”.

Per Letta “da oggi la biblioteca dell’Aquila si arricchisce di un aggettivo in piu’, oltre ad essere mitica, storica, fantasiosa, concreta da ora e’ anche tecnologica. La ‘Tommasi’ – ha aggiunto – era amata dagli aquilani che la frequentavano e da quelli che non la frequentavano. Rimarra’ una tessera insostituibile del mosaico distrutto, come ha scritto il professor Carlo De Matteis sul ‘Sole 24 Ore’ di ieri. Salvatore Tommasi era medico come il sindaco e amava la sua citta’.

Un medico filosofo e patriota, assertore del metodo sperimentale, anche questo come il sindaco, che vuole vedere prima di credere, e fa bene. Dopo il dramma di quella notte, sepolti i morti e soccorsi i superstiti, per volare piu’ alta di prima L’Aquila non poteva fare a meno di uno strumento e di una funzione simile. Telecom lo ha assicurato.

La biblioteca vive oggi qui ma tornera’ a vivere nel centro storico”. Bernabe’ ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: “La biblioteca – ha affermato dopo aver ricordato il particolare legame di Telecom con l’Aquila, dove sorgeva la scuola di formazione della Stet – era un punto di aggregazione importante e non poteva rimanere chiusa troppo a lungo”.

Grande soddisfazione e’ stata espressa anche da Navarro Valls, che ha ricordato come “i grandi disastri naturali non colpiscono solo il presente ma la storia, le radici delle persone, la cultura. Quella notte e’ stata chiusa la biblioteca, e’ stata messa una pietra sopra la storia degli aquilani”.

“Questo – ha aggiunto – per rispondere alla domanda sul perche’ la fondazione Telecom scelto la biblioteca. Abbiamo pensato di aiutare gli aquilani a continuare ad avere una storia, a interrogarla, a interpellarla. Due erano i punti, restituire la biblioteca al suo funzionamento e arricchirlo sfruttando le nuove potenzialita’ tecnologiche. Questo si aggiunge alla salvaguardia del patrimonio librario”.

“Per la prima volta – ha detto il Governatore dell’Abruzzo e Commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi – sottoscrivo ogni frase e ogni parola del sindaco Cialente. -. Non ci sono altri casi al mondo di impegno istituzionale come quello che Letta sta dedicando all’Aquila. Grazie a Valls per essere qui, e’ uno dei piu’ grandi intellettuali del mondo. Vespa lo ringrazio per la presenza e gli stimoli,che a volte prescindono dalla complessita’ delle questioni. Per ultimo ringrazio Cialente che ha cominciato a dire cose che condivido”.

“Un’altra tappa raggiunta – ha commentato invece il presidente della Provincia dell’Aquila,Antonio Del Corvo – E’ stata restituita agli aquilani la fruibilita’ della biblioteca, anche non quella ‘vera’ di piazza Palazzo. E’ una struttura moderna, con wi-fi e la possibilita’ di cominciare la digitalizzazione delle opere. Era un semplice capannone: qualche mese fa c’era da mettersi le mani ai capelli, solo il sacrificio di tutti ha reso possibile la realizzazione. La ricostruzione vera e propria va affrontata con onesta’ intellettuale, quella materiale dipende da quella immateriale”.

Per il giornalista Rai Vespa: “Letta ha detto e ripetuto che i soldi ci sono, spendeteli, fatelo presto. L’affetto del Paese puo’ trasformarsi in incredulita’ e disaffezione se continuiamo a essere la citta’ dei fantasmi”.

“La biblioteca – ha detto il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente – era una parte fondamentale dell’essenza dell’Aquila intesa come organismo. Questo oggi uno e’ uno dei punti fondamentali della citta’ temporanea costruita in emergenza per fare in modo che la comunita’ restasse qui: progetto C.a.s.e., Map e Musp. Ora servira’ anche un sistema di trasporto per i ragazzi”.

L’appello di Vespa – ha aggiunto – non e’ un caso. Lo voglio tranquillizzare. La ricostruzione e’ complessa in un modo che e’ difficile anche solo da spiegare: per i progetti su ogni edificio c’e’ stato bisogno di analisi del danno, del sottosuolo, dei materiali. Solo questo lavoro ha richiesto 18 mesi per studiare 250 ettari di centro storico perimetrato. Ora – ha concluso Cialente – bisogna ricostruire i palazzi storici in modo che siano sicuri. Si guardi a San Domenico, che ospita l’Avvocatura dello Stato e la Corte dei conti: e’ l’unico palazzo che non si e’ accorto del terremoto. Questo mi fa sperare”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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