L’AQUILA – Il Mia Casa d’Abruzzo, per bocca del responabile Pio Rapagna’, “chiede, con forza, ancora una volta, alla Conferenza dei Capigruppo consiliari di inserire all’ordine del giorno della seduta di martedi’ 4 ottobre la discussione e l’approvazione di una ‘Legge ad hoc’ sulla ricostruzione leggera e pesante e la messa in sicurezza antisismica della edilizia residenziale pubblica, dentro e fuori il cratere”.

“Il Mia Casa – dice Rapagna’ – chiede al Consiglio regionale di ‘intervenire’, con un atto legislativo di indirizzo e di controllo, sulla ‘riparazione e ricostruzione’ da parte dei ‘soggetti attuatori’ (ATER – Provveditorato alle Opere Pubbliche – Comune dell’Aquila), che tantissime famiglie attendono ormai dal 15 agosto del 2009. Alla luce degli ultimi avvenimenti, dei contenuti di vecchie e recenti intercettazioni, di insospettabili coinvolgimenti in indagini della Magistratura, la situazione in generale e’ molto seria e rischia di diventare molto preoccupante e forse ‘irreversibile’.

E’ percio’ importante, anche sul piano sociale e psicologico – rileva Rapagna’ – che il Consiglio regionale accolga la richiesta del Mia Casa, che viene reiterata ormai da molti mesi e in particolare dalla seduta ‘straordinaria’ del 9 marzo 2010 proprio sulla ricostruzione delle Case ATER e sciolta dal vice presidente Giorgio De Matteis per sopravvenuta e improvvisa mancanza del numero legale.

Dopo 30 mesi dal terremoto – conclude il responsabile di Mia Casa Abruzzo – sembra che ‘accogliere’ una richiesta di discussione sulla ‘ricostruzione’ del patrimonio abitativo pubblico e prendere in concreta considerazione le iniziative di sostegno e incoraggiamento delle famiglie ancora sfollate, necessiti ai consiglieri regionali tantissima ‘forza e coraggio’ che forse non hanno e che, come per Don Abbondio, evidentemente non se la possono dare”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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