L’AQUILA – Diminuisce l’attenzione della ‘filiera’ e la palla passa ai tecnici ma con un paletto. Dovranno aprire fideiussioni in percentuale ancora da concordare. Essere i grado, come ha spiegato oggi Chiodi, non solo di assicurare il raggiungimento della sicurezza sismica, così come è previsto dalla legge, ma anche che il calcolo del contributo sia congruo.

Ma i tecnici si ribellano, temono nuove, pesanti responsabilità. “Dovranno escludere – afferma Chiodi – che non vi siano tentativi di ottenere contributi più alti di quelli spettanti”. Naturalmente i tecnici hanno tutte le capacità di dare le garanzie necessarie. Ma se nei controlli futuri lo Stato dovesse verificare che la propria fiducia è stata mal riposta, potrà rivalersi con i tecnici ‘infedeli’ attraverso la fideiussione rilasciata da una banca o da una società di assicurazione.

La fideiussione sarà richiesta per le singole abitazioni e non le parti comuni di un edificio che passeranno sempre per la filiera, Fintecna, Reluis e Cineas. E’ anche prevedibile che diminuirà il numero dei tecnici con troppi incarichi.

Ma i tecnici non ci stanno. Il presidente dell’Ordine degli Ingegneri Paolo De Santis si dice ‘avvelenato’, e paventa una logica di poteri forti dietro la scelta della fideiussione. “Stanno ribaltando la loro inefficienza su di noi – dice – sto evitando di fare commenti perchè voglio vedere prima l’ordinanza. Sono perplesso come al solito per il metodo, non siamo stati chiamati per sapere cosa ne pensavamo.

Abbiamo dei rappresentanti eletti ma non interessa. Se fosse vera questa cosa della fideiussione, noi non siamo tenuti a farla, le imprese fanno fideiussioni, danno garanzie ma non i tecnici. Oltre il danno la beffa. Il sospetto è che sia tutto calcolato scientificamente. Non l’hanno spuntata con gli indennizzi lo scorso anno e lo stanno facendo adesso.

Tutto per fare arrivare le grosse società. Le grosse imprese con gli studi di progettazione che faranno tutto loro. Ma dove stanno i nostri politici? E per i tempi vedrete che non cambierà nulla, noi faremo i progetti ma poi bisognerà aspettare la parte condominiale. Magari tornasse la Protezione Civile”. (CDS)

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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