L’AQUILA – Ogni stagione vuole il suo tessuto, e di conseguenza anche il suo tipo di abbigliamento. Una regola questa che funziona per tutte le città ma L’Aquila ha sempre giocato una partita tutta sua mettendo in campo da titolare la sovrana incontrastata della moda invernale, sia essa vera o ecologica, lunga o a giubbetto: la pelliccia. Da qualche anno, due per l’esattezza, le cose sono cambiate. Non i gusti intendiamoci ma le abitudini delle donne aquilane per le quali la pelliccia è diventata un “ingombro inutile per l’armadio” oggi anche più piccolo e meno confortevole.

Un piccolo sondaggio di Aquilatv ha portato alla luce un cambiamento di tendenza nel look delle donne che vivono e lavorano in città. Infatti, sembra che la tanto amata pelliccia, indispensabile per la passeggiata nel centro storico cittadino soprattutto nei mesi più rigidi non serva più. “Basta una mantella” ci dice la signora Sandra incontrata nel centro commerciale L’Aquilone, ” prima la vita ruotava intorno a piazza Duomo e nei mesi invernali non era possibile girare senza sciarpa e cappello, ora le cose sono cambiate, ci spostiamo soprattutto in macchina quindi basta una mantella”. Sarà vero? Forse la signora Sandra ha dimenticato le temperature invernali di una delle città più rigide d’Italia!

Ma anche Manuela conferma: “Ho appena comprato una giacca tre quarti di media pesantezza, vado al lavoro in macchina, a fare la spesa in macchina, a cosa mi serve la pelliccia?” Stefania invece, ha alleggerito il suo armadio per necessità: “Vivo in un appartamento del progetto Case – dice – quando arriva l’inverno l’armadio ‘grida aiuto’.La mia pelliccia è chiusa da due anni in una cantina e credo che ci resterà ancora per molto”.

Cappello e guanti invece sembrano avere ancora un posto di rilievo. “Al cappello non ci rinuncio – dice Laura – mi piace e ne ho moltissimi, ho abbandonato invece i guanti che prima del 2009 mettevo sempre ma per andare a sciare servono ancora”.

Il commento dell’esperta è in linea con quello delle nostre intervistate. Roberta, la titolare di Manzi ci dice che in linea di massima si acquista di più un capospalla, il piumino e la pelliccia per tendenza o per necessità hanno lasciato il posto al cappottino. “Credo – chiude Roberta – che sia prematuro parlare di un cambiamento radicale dovuto al terremoto, per essere certi di questo bisognerà attendere ancora questo anno”

(CDS)

 

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