L’AQUILA – Parte da Fermo la prima risposta umanitaria italiana per l’emergenza della Somalia devastata dalla guerra. L’Associazione “Perigeo” Onlus attiva nel corno d’Africa dal 2004 e in Somalia dal 2010 presieduta dal fermano Gianluca Frichillucci è a capo dell’iniziativa.
Per garantire l’arrivo sicuro degli aiuti è stato aperto un filo diretto con Mons. Bertin vescovo di Gibuti e amministratore apostolico di Mogadiscio che sostiene il progetto grazie allla collaborazione del governo di transizione somalo e di Caritas Somalia.
Due i container di aiuti che sono stati caricati nello spazio messi a disposizione dal comune presso l’ex Ceramica Lauretana e partiti il 20 Agosto dal porto di Ancona per arrivare nel Puntland. Il primo resterà nel Puntland nell’ospedale generale del Madug di Galkayo, mentre l’altro sarà mandato a Mogadiscio.
Il contenuto dei container è diversificato a seconda delle esigeneze: prodotti alimentari e medicinali, apparecchiature sanitarie e materiale ortopedico. Ad illustrare i passaggi di questa importante missione è stata Laura Bacalini responsabile dei progetti dell’associazione Perigeo, insieme al direttore Frichillucci, al sindaco del comune di Fermo Nella Brambatti e all’assessore provinciale alla cultura Giuseppe Buondonno.
Il ponte di aiuti umanitari è stato possibile grazie all’impegno di alcune realtà italiane come la Cgil Marche e la ditta Finproject di Montegranaro. “E’ un atto doveroso contribuire – ha spiegato il sindaco Brambatti – auspico una sensibilità superiore per favorire tutti gli scambi necessari.