L’AQUILA-Finalmente una buona notizia. Il presidente dell’Asm Luigi Fabiani ci fa sapere che la raccolta differenziata porta a porta a Paganica è stata un successo, e che i rifiuti differenziati hanno raggiunto il 70 per cento. Un risultato ottimo dal punto di vista statistico.

Vedremo tra breve che cosa significa in assoluto questa cifra. Fabiani aggiunge che presto il centro storico sarà dotato di cassonetti nuovi di secca, non più antiestetici come quelli attuali e certo più funzionali. A meglio vedere dunque, le buone notizie sarebbero due. Il successo della raccolta a Paganica e quella prossima ventura nel centro storico e zone limitrofe. Tutto bene, non c’è che dire. Quando le cose si fanno sul serio non possiamo non rallegrarcene.

Un’osservazione, tuttavia, sorge spontanea e immediata (e qui veniamo al significato assoluto delle cifre date da Fabiani). Gli abitanti di Paganica, se non ci sbagliamo, sono ottomila o giù di lì, quelli del centro storico erano altrettanti prima del terremoto, insieme a cinque-seimila studenti universitari. Oggi, aggiungiamo, gli abitanti del centro cittadino sono a zero o quasi. Stia tranquillo Fabiani. Il nostro ragionamento non ci porta a dire che i cassonetti per i rifiuti in centro non serviranno a nulla. Ci mancherebbe.

Serviranno anche quelli, forse ad uso e consumo dei turisti del terremoto o di poche altre persone che hanno già riavuto la loro casa, ma serviranno. Caso mai a futura memoria, verrebbe da aggiungere, ma non lo diciamo. Quel che vogliamo invece ricordare a Fabiani è che a fronte degli ottomila di Paganica e degli ottomila del centro storico e zone limitrofe, ci sono altri 56.000 aquilani ( la città, se non ci sbagliamo, conta 72 mila abitanti) per i quali la raccolta differenziata non esiste. Ci sono è vero i vecchi cassonetti, ma sono di fatto inutilizzabili: vecchi, sporchi, poco funzionali, appunto, ma soprattutto mal posizionati. Caro Fabiani sono questi 56.000 abitanti delle periferie e delle frazioni che attendono una decisione, un’iniziativa, un progetto sia pur minimo.

La città è sporca, maltenuta, disordinata. Ma vi pare possibile che davanti alla Casetta Fantasia, cioè un asilo comunale, nell’aiuola spartitraffico, crescessero fino a qualche giorno fa i cardi alti quasi un metro e i finocchi selvatici più alti ancora, e che soltanto grazie ad un’anima pia sia stata fatta un po’ di pulizia? Sono soprattutto queste le risposte che Fabiani e i suoi devono dare ai cittadini aquilani.

 

 

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