L’AQUILA – “Il Cram e’ un organismo pletorico e autoreferenziale”. Lo sostiene il capogruppo regionale dei Verdi, Walter Caporale, che ha presentato una proposta di legge per la soppressione del Consiglio regionale degli Abruzzesi nel Mondo.

“In attuazione dei principi di contenimento e di razionalizzazione della spesa pubblica, nell’ultimo periodo la Regione Abruzzo ha soppresso diversi Enti regionali. La mia proposta di legge di modifica della L.R. n. 47/2004 (Disciplina delle relazioni tra la Regione Abruzzo e le Comunita’ di Abruzzesi nel Mondo) vuole concorrere al raggiungimento di tali obiettivi sopprimendo il Consiglio regionale degli Abruzzesi nel Mondo previsto dagli articoli del Titolo III della L.R. n. 47/2004.”

“Questo organismo – osserva Caporale – immaginato per coordinare una politica complessiva per gli abruzzesi nel mondo, in un periodo di crisi finanziaria strutturale della Regione aggravato dagli effetti di una recessione mondiale che rischia di scaraventarci in un nuovo 1929, ha da programmare, studiare, formulare ben poche attivita’ e iniziative a favore degli emigrati. Si tratta, peraltro, di un organismo pletorico. E’ infatti composto da 3 consiglieri regionali, da 30 emigrati residenti stabilmente all’estero, da 7 rappresentanti di Associazione a carattere nazionale, da 4 rappresentanti dei patronati, da un rappresentante dell’ANCI, da uno delle Province (UPA), da uno delle agoniche Comunita’ montane e, infine, da 4 rappresentanti dei Sindacati abruzzesi, per un totale di ben 52 componenti . Non a caso le spese per i rimborsi e le indennita’ (spese di viaggio – qualche volta anche in prima classe su linee transoceaniche -, trattamento di missione, noleggi di mezzi ecc.) assorbono oltre un terzo delle somme stanziate dalla Regione per le politiche del settore. Cosi’ e’ stato ad esempio nel 2007 e poi nel 2009.”

“Allora – aggiunge Caporale – non e’ difficile prevedere che in anni di crisi questo rapporto tendera’ a peggiorare ulteriormente a danno delle risorse per interventi in favore degli abruzzesi emigrati all’estero e dei contributi per situazioni di particolare bisogno o indigenza. Per questo propongo di riversare le somma stanziate nel capitolo di spesa relativo ai rimborsi ed indennita’ ai componenti del CRAM sui capitoli per gli interventi veri a favore dei cittadini abruzzesi emigrati”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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