L’AQUILA – La Procura della Repubblica dell’Aquila ha indagato a vario titolo 36 persone per truffa ai danni dello Stato e falsita’ in scrittura privata nell’ambito di un’inchiesta sul Parco scientifico e tecnologico d’Abruzzo (Pstda), consorzio misto pubblico-privato partecipato dalla Regione Abruzzo, dai Consorzi per lo sviluppo industriale e da Consorzi privati, collegato a Universita’ e Centri di ricerca.

Secondo le indagini del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza dell’Aquila, nell’anno 2003 finanziamenti pubblici per oltre un milione di euro che dovevano essere utilizzati per progetti innovativi sono stati camuffati come consulenze professionali e sono finiti nei conti di professionisti e societa’ in alcuni casi collegati a componenti del consiglio d’amministrazione del Parco. Su richiesta del pubblico ministero Antonietta Picardi il giudice per le indagini preliminari Giuseppe Romano Gargarella ha firmato anche un decreto di sequestro per complessivi 500 mila euro.

A far scattare le indagini e’ stata una lettera dell’ex amministratore unico, Diego Barba, che denuncio’ anomalie come modifiche statutarie arbitrarie e prevalenza degli interessi dei privati su quelli pubblici tanto che, a suo dire, il Pstda era diventato “soggetto ad ampia maggioranza privata”.

L’accusa ha scoperto numerose scritture private per affidare incarichi, risultate fittizie e stipulate solo per ricevere fondi, mentre altri documenti proverebbero consulenze “fantasma”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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