L’AQUILA – “Con il soggetto attuatore c’è piena intesa. Questa mattina c’è stato un incontro molto positivo con il dott. Romano e i sindacati in cui abbiamo esposto il nostro progetto per la raccolta e lo smaltimento delle macerie; progetto che è stato accolto favorevolmente. Siamo pronti”. L’ingegner Alfio Pini, capo del corpo nazionale dei vigili del fuoco, è ottimista circa il grande lavoro che attenderà, nei prossimi mesi, lui e suoi colleghi.

In base all’ordinanza 3923, i vigili dovranno occuparsi del trasporto delle macerie e del movimento del materiale terroso risultante dai lavori di realizzazione delle Case e dei Map (che verrà riutilizzato nella costruzione e nel riassetto di strade e altre infrastrutture).

Per assolvere a tali compiti, i vigili si sono appena dotati di sette nuovi camion adibiti al trasporto dei cassoni di raccolta delle macerie e di un impianto di frantumazione. Saranno 30 gli uomini che, ogni giorno, lavoreranno a tempo pieno alle linee di raccolta e trasporto.

Rimane ancora molta incertezza, invece, sui siti in cui verranno smaltiti i milioni di metri cubi di macerie e detriti. L’ex Teges è ormai colma, occorrerà trovare al più presto altre aree; un compito, ci spiega sempre Pini, “che spetta al soggetto attuatore”.
L’ingegner Mistretta, capo dell’emergenza del corpo nazionale, è molto cauto anche sul numero di anni necessari a completare l’opera di smaltimento: “Non è tanto una questione tecnica quanto politica. Dipende dalle decisioni che verranno prese per il centro storico”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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