L’AQUILA – “Prima di qualsiasi ipotesi di misure alternative ai ticket sulle prestazioni di assistenza specialistica, l’equivalenza dei risparmi nella spesa sanitaria, che viene chiesta dal Governo sulla pelle dei cittadini, puo’ avvenire con una nuova definizione dei tetti di spesa e dei contratti con gli erogatori della sanita’ privata”. E’ questa la proposta avanzata dal sen. Alfonso Mascitelli, vicepresidente della Commissione Speciale di Inchiesta del Sistema Sanitario Nazionale (SSN), in alternativa alle possibili soluzioni che potrebbero evitare l’introduzione di nuovi pesanti ticket, in una regione come l’Abruzzo che ha gia’ imposto sacrifici economici.

“Il ticket di 10 euro – prosegue Mascitelli – previsto dall’ultima manovra finanziaria del Governo, ha due risultati preoccupanti: riduce di fatto la copertura assistenziale assicurata dalla sanita’ pubblica e altera i prezzi tra strutture sanitarie pubbliche e private per le stesse prestazioni. Le altre misure alternative, invece, come i tagli alle consulenze o la centralizzazione di acquisti di beni e servizi, che pure dovranno essere applicate, o sono insufficienti, o non danno certezze di entrate e gli stessi ticket sui farmaci andrebbero poi ad aggiungersi a quelli gia’ previsti come entrata in vigore a partire dal 2014”.

“Una misura equa – dice Mascitelli – e’ quella di ottenere maggiori risparmi dalle ricontrattazioni con la sanita’ privata, visto che quelli applicati nel 2010 sono inferiori a quelli previsti dall’originario Piano di rientro sottoscritto nel 2007 tra il Governo centrale e la Regione Abruzzo”.

L’arresto di Roselli e Ranghelli

“Senza voler entrare nel merito della vicenda degli ultimi arresti, non possiamo fare a meno, una volta per tutte, di prendere coscienza che i cittadini abruzzesi, ora, hanno il sacrosanto diritto di dire basta”. Mascitelli ha commentato anche la notizia degli arresti che interessano vicende amministrative del Comune di Spoltore e di altre procedure giudiziarie tutt’ora in corso. “Da troppi anni – prosegue Mascitelli – nella nostra regione, non passa mese che non vi siano avvisi di garanzia, imputazioni e arresti che coinvolgono politici di destra e di sinistra per reati contro la pubblica amministrazione e interessi personali in atti d’ufficio. L’Abruzzo ha ben ragione nell’essere indignato di avere a che fare con una classe politica arruffona e arraffona. Come cittadini, pero’, non possiamo far finta di credere che l’unica provincia marcia in Abruzzo sia quella di Pescara e quindi rivolgiamo un appello accorato alle magistrature inquirenti delle altre province a tenere molto alta l’attenzione sulle connivenze e collusioni tra politica e malaffare, che continuano a imperversare con le loro ramificazioni. Come rappresentanti delle istituzioni – prosegue Mascitelli – non e’ piu’ rinviabile il momento in cui tutti i partiti si facciano carico di una forte azione preventiva, di una rigorosa selezione della classe dirigente e di azioni concrete che puntino all’isolamento politico di chi adotta la spregiudicatezza e l’arroganza dei comportamenti a sistema per alimentare una rete di interessi e di clientelismo elettorale”

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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