L’AQUILA – “Sulla sanita’ il commissario Chiodi continua a spostare l’attenzione sui pareggi di bilancio, come se tutta la riqualificazione della spesa sanitaria potesse essere ridotta ad una semplice operazione di contabilita’”. Lo ha dichiarato il senatore dell’Idv, Alfonso Mascitelli, vicepresidente della Commissione Speciale di Inchiesta del SSN, a margine di un incontro pubblico che si e’ tenuto ieri nella biblioteca del Senato, dove ha partecipato alla tavola rotonda sul tema della regolamentazione della spesa farmaceutica.

“I piani di rientro dal deficit sanitario – ha proseguito il senatore – non dicono questo e i risultati si giudicano non soltanto dai conti, ma da come vengono raggiunti gli obiettivi di risparmio. Tanto e’ vero che le previsioni, presentate dal commissario al tavolo tecnico dei Ministri, comportano, per il 2011, un deficit di bilancio di 63 milioni e 69 milioni per il 2012. Il problema e’ un altro: il cittadino abruzzese riesce a curarsi, nella nostra regione, meglio o peggio rispetto a qualche anno fa? A giudicare dai disagi e disservizi a cui vanno incontro i pazienti nei reparti, dai dati della mobilita’ passiva e delle liste d’attesa, dalle valutazioni negative sulla rete di emergenza dell’Abruzzo pubblicati dalla Commissione Parlamentare, la risposta e’ purtroppo nota”.

“Per sanare lo smantellamento dei presidi ospedalieri contro le sentenze della giustizia amministrativa, il commissario Chiodi – afferma Mascitelli – ha avuto bisogno che il Programma Operativo 2010 venisse approvato con decreto legge, questo pero’ significa che non si potra’ piu’ pensare alla sola riprogettazione della rete ospedaliera, come e’ stato fatto sin’ora, senza contestualmente avere come vincoli di legge la complessiva razionalizzazione della rete di assistenza territoriale, con tutto cio’ che comporta, dall’assistenza sanitaria garantita sul territorio h24 a tutti gli altri servizi previsti nel Piano”.

“Su questo i cittadini abruzzesi dovranno giudicare. Per quanto riguarda i ticket sulle visite specialistiche, inserite nell’ultima vergognosa manovra del Governo, l’individuazione di misure alternative e’ consentita per legge alle singole regioni, e non e’ una gentile concessione del commissario Chiodi. Non aggiungiamo pero’ benzina sul fuoco – conclude il parlamentare – perche’ l’ipotesi di ticket sul valore della ricetta colpisce indiscriminatamente tutti i cittadini, la modulazione della compartecipazione deve avvenire per fasce di reddito e, in seconda ipotesi, intervenendo sui farmaci griffati, coperti da brevetto, dando cosi’ la possibilita’ a chi ha bisogno di cure di poter rivolgere la scelta sui farmaci equivalenti”

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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