L’AQUILA – Scrive Lelio De Santis dell’Italia dei Valori: “Appena un attimo dopo la morte, fiumi di parole di stima e di esaltazione della figura di Gaspari e della sua meritevole attività politica hanno inondato i giornali, i siti web e le Tv dalle Alpi alla Sicilia, in particolare nella sua Abruzzo con dovizia di notizie e di ricordi, con testimonianze ed insegnamenti”.

“A tutti è tornata a mente la stagione del Centrosinistra che, con il moderatismo della D.C. e con il riformismo del P.S.I., – ed anche con l’opposizione costruttiva del P.C.I.- ha cambiato il Paese e fatto dell’Abruzzo il Nord del Sud”.

“Tolte le deviazioni ed i limiti dell’ultima fase politica degli anni novanta, la programmazione economica, la giustizia sociale, la casa ed il lavoro sono state le priorità dei governi di Centrosinistra, in cui gli uomini come Remo Gaspari contavano e decidevano nell’interesse della gente”.

“Dentro una politica di crescita e di sviluppo del Paese e dell’Abruzzo, Gaspari affrontava i problemi dei cittadini, anche quelli piccoli della vita quotidiana: era capace di dare risposte precise dicendo spesso dei sì e qualche volta anche dei no, era soprattutto capace di ascoltare tutti e di aiutare o servire quasi tutti!”

“Oggi chi degli attuali governanti può dire di aver fatto tesoro degli insegnamenti di Gaspari?”

“Penso che nessuno possa alzare la mano e tutti, postdemocristiani e postcomunisti, debbono riflettere sull’inadeguatezza della classe politica e sull’incapacità di dare risposte ai bisogni della collettività”.

“La tragedia del terremoto che ha colpito L’Aquila ha messo alla prova l’affidabilità e la capacità della classe dirigente locale e regionale: dopo 26 mesi, la ricostruzione ancora ferma, la mancanza di case e di lavoro, il disagio dei cittadini, la mancanza di un progetto di nuova città, dicono chiaramente del fallimento complessivo della politica di destra e di sinistra, che si è esercitata solo in scontri e polemiche inutili!”

“Chiodi, Presidente e pluricommissario, con notevoli ed incontrollabili poteri decisionali si sta distinguendo per annunci e dichiarazioni, a cui non seguono i fatti”…

“Cialente ha perso un’occasione per diventare il moderno S.Massimo della città, preferendo le polemiche a giorni alterni alla soluzione dei problemi di tutti i giorni ed all’idea di rinascita della nuova L’Aquila”.

“Due facce della stessa medaglia, che non serve alla gente e che non ha nulla a che fare con la politica di Gaspari”.

“E’ evidente che un Gaspari non si inventa, ma una nuova classe politica, onesta e competente, che possa fare gli interessi generali e che voglia impegnarsi seriamente in una vera ricostruzione materiale e sociale, è possibile eleggerla ed aiutarla a cambiare pagina per il bene della città e del suo territorio”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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