L’AQUILA – E’ morto ieri Remo Gaspari, più volte ministro democristiano, leader della Dc abruzzese. Qualche giorno fa aveva compiuto 90 anni. Il decesso è stato scoperto intorno alle 10 dalla donna macedone che lo accudiva nella casa di Gissi. La settimana scorsa a Gaspari era stata conferita la Medaglia Aprutium, l’alta onorificenza che l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale assegna alle personalità che hanno contribuito alla crescita economica, sociale e culturale dell’Abruzzo. In quella circostanza l’ex ministro aveva dichiarato: “”Chiedo alla classe politica abruzzese di lavorare unita per avviare le riforme ed affrontare con determinazione le attuali difficoltà economiche”.

La vita

Politico e avvocato italiano, e’ stato dieci volte deputato e sedici Ministro della Repubblica. Esponente della Democrazia Cristiana, e’ stato membro della corrente “Alleanza Popolare” (Grande centro “doroteo”) presieduta da Arnaldo Forlani, Antonio Gava e Vincenzo Scotti.

Si laurea in Giurisprudenza presso l’Universita’ di Bologna, terminati gli studi comincia ad esercitare la professione forense a Gissi iscrivendosi all’albo degli avvocati nel 1946.

Eletto Deputato fin dalla II legislatura verra’ rieletto ininterrottamente fino alla fine della Prima Repubblica.

Per l’Abruzzo e’ stato da sempre un valido punto di riferimento. Nel 1960 con la formazione del Governo Tambroni e’ nominato Sottosegretario di Stato al Ministero delle Poste e Telecomunicazioni, carica che riuscira’ a mantenere anche nel successivo Governo Fanfani III.

Nel 1962 con il Governo Fanfani IV ricopre la carica di Sottosegretario all’Industria e Commercio, mentre con il Governo Leone I (1963) e’ rinominato Sottosegretario alle Poste e Telecomunicaziioni, rimanendo il tale ruolo anche nei governi Moro I e II.

Nel 1966 con la formazione del Governo Moro III viene nominato Sottosegretario all’Interno e venendo riconfermato nei governi Leone II e Rumor I. Con la formazione del Governo Rumor II (1969) e’ promosso Ministro dei Trasporti e dell’Aviazione civile, mentre con il Governo Rumor III diviene Ministro senza portafoglio per la riforma della Pubblica Amministrazione, carica che manterra’ anche nei successivi governi Colombo e Andreotti I.

Nel Governo Andreotti II ricopri’ il ruolo di Ministro della Sanita’. Dal 1976 al 1980 ricopri’ la carica di vicesegretario della Democrazia Cristiana. Nel 1980 torno’ al governo (Cossiga II) come Ministro senza portafoglio per i Rapporti con il Parlamento, nei governi Spadolini I, II e Fanfani V ricopri’ la carica di Ministro delle Poste e Telecomunicazioni.

Nei governi Craxi I e II venne nominato Ministro senza portafoglio per la Funzione Pubblica. Nel 1987 divenne Ministro della Difesa nel Governo Fanfani VI, nello stesso anno venne nominato Ministro senza portafoglio del Coordinamento della Protezione Civile del Governo Goria in sostituzione di Giuseppe Zamberletti, in seguito alla distribuzione di incarichi bilanciata fra le correnti politiche del nuovo governo, mentre era in corso l’emergenza della Alluvione della Valtellina provocando per questo molte critiche.

L’anno seguente ricopri’ la carica di Ministro senza portafoglio degli interventi straordinari nel Mezzogiorno nel Governo De Mita. Concluse la sua carriera ministeriale nei governi Andreotti VI e VII, nei quali torno’ a ricoprire il ruolo di Ministro della Funzione Pubblica.

Nazario Pagano: “Scompare un pezzo di storia”

“Con la sua morte scompare un pezzo di storia della nostra regione – ha detto il Presidente Nazario Pagano -. E’ stato un politico che ha favorito la crescita economica dell’Abruzzo – ricorda -. Egli ha guidato la nostra regione con determinazione, facendola passare da una struttura rurale ad uno straordinario modello di sviluppo economico. Un processo nel quale Gaspari e’ stato il vero protagonista. Sette giorni fa, in occasione della consegna della Medaglia Aprutium, qui all’Aquila, il Ministro – aggiunge Pagano – e’ apparso lucido nel suo pensiero cosi’ come lo e’ stato nella vita politica. Il discorso che pronuncio’ in aula, fu illuminante. Noi abruzzesi oggi siamo profondamente colpiti per la sua morte

Chiodi: “Scompare uomo di grande levatura”

“Non e’ mai facile esprimere i pensieri e i sentimenti che ti attraversano quando se ne va un uomo della levatura morale e culturale di Remo Gaspari. Un signore nello stile e nel confronto con gli altri, dotato di grande umanita’ e disponibilita’ all’ascolto, un pragmatico del fare che e’ riuscito a lasciare un’impronta indelebile. Il suo esempio, ne sono certo, non sara’ mai dimenticato”. Cosi’ il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, commenta la scomparsa dell’ex ministro Remo Gaspari. “L’Abruzzo intero in questi anni ha nutrito grande ammirazione nei suoi confronti – prosegue – Un uomo di assoluto rilievo nella storia della politica italiana che tanto ha saputo dare alla sua regione dal punto di vista umano e politico con la sua encomiabile attivita’. Un contributo forte per la crescita sociale, culturale ed economica dell’Abruzzo in tempi sia pure diversi dai nostri in un Abruzzo del passato caratterizzato da una trasformazione da agricola a territorio industriale e del terziario. I suoi moniti, comunque, rappresentino un esempio per tutti. Il nostro impegno oggi deve essere quello di riportare questa regione, a cui Gaspari era indissolubilmente legato, al massimo sviluppo, come egli stesso avrebbe voluto”. E conclude: “Alla famiglia vanno le mie piu’ sentite condoglianze e quelle dell’intera comunita’ abruzzese che mi onoro di rappresentare”.

Il cordoglio dei politici e dei partiti. L’Udc: “Uomo retto e innamorato della sua terra”

“Apprendiamo con profonda commozione la notizia della morte dell’amico Remo Gaspari, storico esponente della Democrazia Cristiana che in tanti anni di incarichi di governo ha servito la nostra Repubblica con grande dignita’ e onesta’. Restera’ sempre vivo in noi il ricordo di un uomo retto, innamorato della sua terra, l’Abruzzo, e che ci ha onorato fino all’ultimo giorno con i suoi buoni consigli e la sua fraterna amicizia. Alla famiglia di Gaspari le piu’ sentite condoglianze da parte di tutta l’Udc”. Lo affermano in una nota congiunta il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, il segretario Lorenzo Cesa e il presidente Rocco Buttiglione, a nome di tutti gli organi del partito

Il presidente del consiglio provinciale dell’Aquila Santilli: “Ci lascia molti insegnamenti”

“Ho appreso durante il Consiglio Provinciale di oggi la notizia della scomparsa dell’ On. Remo Gaspari ed ho ritenuto opportuno far sentire la vicinanza dell’intero Consiglio, interrompendo la seduta con un minuto di raccoglimento. Oggi piangiamo la scomparsa di un uomo forte, che ha fatto la storia del partito della DC e che aveva a cuore la nostra terra Abruzzese. Della sua lunga carriera politica non dimenticherò mai la tenacia che caraterizzava il suo lavoro. Con la sua esperienza, ci lascia insegnamenti che ispireranno la nostra attività politica.   Lo dichiara in una nota il Presidente del Consiglio Provinciale dell’Aquila, Filippo Santilli

Il cordoglio del consigliere regionale Argirò

Profondo cordoglio per un uomo che ha dato tanto all’Abruzzo e al Vastese. Lo esprime il consigliere regionale e presidente della Quarta Commissione Nicola Argirò (Pdl), alla notizia della morte di Remo Gaspari. Lo scomparsa di Gaspari segna la fine di un’epoca  aggiunge Argirò  caratterizzata da una stagione di grande sviluppo di tutta la Regione e, in particolare, dell’area del Vastese. Quando mio padre giunse a San Salvo ricorda Argirò  la zona era poco più che una palude, oggi è una delle realtà più industrializzate dell’Abruzzo e lo si deve in gran parte all’opera dell’ex ministro. Rimane la consolazione  conclude l’esponente del Pdl  che il Consiglio regionale abbia fatto in tempo, attraverso il conferimento della medaglia Aprutium, a omaggiare un grande abruzzese che ha sempre improntato la sua attività politica per il bene della sua terra, indistintamente

Rotondi: “Fu l’unico a votare contro lo scioglimento della Dc”

“Scompare con Remo Gaspari il più lucido testimone della Democrazia Cristiana. Aveva festeggiato da pochi giorni i 90 anni raccogliendo testimonianze d’amore e gratitudine da tutti. Fu protagonista del decollo dell’Abruzzo, ministro onesto, umile e competente. Fu l’unico a votare contro lo scioglimento della Dc. Penso che sia difficile non dirgli grazie prima ancora di ricordare la sua lunghissima avventura umana e istituzionale”. Così il ministro Gianfranco Rotondi ricorda la figura dell’ex leader democristiano Remo Gaspari scomparso questa mattina.

Il ricordo di Tommaso Coletti (Pd)

“Dalle dieci di questa mattina i telefoni di amministratori, dirigenti di partito e semplici cittadini squillano di continuo. La notizia si diffonde in pochi minuti: e’ morto Gaspari! Tutti increduli!”. A ricordare l’ex ministro e’ il presidente provinciale del Pd di Chieti, Tommaso Coletti. “L’abbiamo visto – ricorda – alla festa dei novant’anni, pochi giorni fa, pimpante e pieno di voglia di vivere con il suo chiodo fisso che ha esternato a tutti i presenti nella sala consiliare della Provincia di Chieti: ritrovare la strada per far crescere l’ Abruzzo, per dare certezza ai giovani ed a quanti sono senza lavoro e si dimenano nelle difficolta’ della vita quotidiana. Un richiamo severo alla classe politica, di destra e di sinistra, molto distratta dalle lotte di potere e poco attenta alle reali esigenze della gente. Lo vogliamo ricordare con questo suo pensiero che deve essere di sprono per quanti sono impegnati nella vita pubblica e per quanti hanno a cuore le sorti della nostra terra. La soddisfazione piu’ grande per un politico, sono parole di Gaspari, e’ vedere crescere la sua terra e le comunita’ di riferimento. Tutto il Partito Democratico della Provincia di Chieti – cnclue Coletti – lo ricorda con grande affetto ed ammirazione e si associa al dolore del figlio e di tutti i suoi parenti”.

Legnini (Pd): “E’ stato un grande abruzzese”

“Remo Gaspari e’ stato un grande abruzzese, protagonista di primo piano della fase storica di maggiore crescita economica della nostra regione”. Lo afferma il senatore abruzzese del Pd Giovanni Legnini. “Di quella stagione e del suo operato come ministro e leader politico” sottolinea l’esponente democratico “mi piace ricordare la dedizione agli interessi generali, la tensione costante verso nuove conquiste per la propria terra, l’attenzione alle aspettative popolari. Alla sua famiglia indirizzo la partecipazione piu’ sentita per la sua scomparsa. A lui, al di la’ delle idee politiche di ciascuno, va il nostro tributo e il ringraziamento per tutto cio’ che ha saputo realizzare per l’Abruzzo e per l’Italia”

Il cordoglio di Formigoni, Sacconi e Cicchitto

“Esprimo dolore e cordoglio per la morte dell’ex ministro Remo Gaspari, uomo politico e democristiano integerrimo, che ha sempre posto le proprie capacita’ al servizio dell’Italia”. Lo afferma, in una nota, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. “In Lombardia – prosegue il governatore – ancora lo ricordiamo in molti con nostalgia per lo splendido lavoro che svolse a favore della Valtellina devastata dall’alluvione del 1987”.

“Scompare con Remo Gaspari un protagonista degli anni della ricostruzione e dello sviluppo industriale”. Lo afferma, in una nota, il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, aggiungendo che “la terra d’Abruzzo, in particolare gli è debitrice di una industrializzazione sostenibile, quale è testimoniata da casi come Siv o Sevel, e di una adeguata infrastrutturazione”. “Lo ricordo con stima sincera”, conclude Sacconi.

“La morte di Remo Gaspari è una gravissima perdita. Partendo da un solido orientamento politico, quello democratico cristiano, egli aveva un profondo rapporto con l’Abruzzo e gli abruzzesi, curando da un lato, con la sua anima di sinistra, forti impegni programmatici sul piano degli investimenti industriali e sul terreno delle opere pubbliche e dall’altro avendo profondi rapporti con i singoli cittadini, le famiglie, le associazioni. Aveva anche il senso e il gusto delle alleanze politiche. Ho avuto l’onore di conoscerlo in modo non superficiale e di confrontarmi con le sue riflessioni”. Lo afferma Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera

Tanti i messaggi arrivati dalla politica

“Remo Gaspari aveva un alto senso dello Stato”: così lo ricorda il sottosegretario all’Ambiente Giampiero Catone augurandosi che ” la sua testimonianza di statista e di cristiano non vada dimenticata e perduta”. “Gaspari – aggiunge catone – ha speso tutta la sua vita nel segno degli ideali democratici cristiani e del servizio allo sviluppo non solo dell’Abruzzo ma dell’intero Mezzogiorno. Ne ricordo il senso alto dello Stato, testimoniato nella passione e nella determinazione con la quale ha retto importanti incarichi sia nel governo della Repubblica, sia nel partito, sia nel Parlamento”

“L’Abruzzo perde un esempio di concretezza e di sobrietà”. Lo afferma il senatore del Popolo dellaLlibertà, Fabrizio Di Stefano commentando la morte di Remo Gaspari. “Ricordo innanzitutto l’uomo sempre vicino alla gente che non si è mai chiuso nella torre d’avorio – aggiunge Di Stefano – e lo affermo da persona che ha scelto da giovanissimo di militare in una parte politica che certo non ha fatto sconti al partito di Gaspari”. “Inoltre – conclude Di Stefano – di lui rimarrà la testimonianza di un politico fattivo, artefice dello sviluppo e della crescita della sua amata terra, grazie all’autorevolezza conquistata sul campo nell’ambito delle massime istituzioni dello Stato”.

“Con la morte di Remo Gaspari l’Abruzzo perde un grande protagonista dello sviluppo della nostra regione”. Così il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, sulla scomparsa dell’ex ministro che lo scorso 10 luglio aveva festeggiato 90 anni. “L’ultima volta che ho parlato con Gaspari – ricorda Testa – é stata una settimana fa in occasione della tavola rotonda organizzata a Chieti per rendere omaggio a questo grande testimone della Dc. Dopo il mio intervento durante la festa per i 90 anni, Gaspari mi ha preso in disparte e parlando di mio suocero, originario anche lui di Gissi, mi ha sussurrato all’orecchio: “dì a tuo suocero che sei proprio bravo. Conserverò di lui sempre un bel ricordo”.

“Onore a Remo Gaspari”, per il segretario confederale Ugl Geremia Mancini. “Con Remo Gaspari – afferma – l’Abruzzo perde uno dei suoi figli migliori. Un vero gigante della politica che seppe regalare alla nostra regione prestigio ed attenzione, interpretandone come pochi le reali esigenze. Sono orgoglioso di avergli potuto rendere il giusto merito già nel 2006 con la consegna del “Moschettiere del Lavoro” che lui accolse con sincera emozione. Un uomo a cui dover dire, al di là delle appartenenze: giù il cappello! Chapeau ‘Zio Remo’”

“Ho appreso con sincera commozione la triste notizia della scomparsa di Remo Gaspari con il quale ho condiviso una lunga stagione politica nella Democrazia Cristiana”: questo il ricordo del presidente emerito della Regione Abruzzo Antonio Falconio che aggiunge: “Una stagione che, con Lorenzo Natali, lo vide protagonista di un lucido disegno di sviluppo e di crescita economica e civile della nostra regione”. “E’ stato un combattente e un animatore formidabile e rispettato – prosegue Falconio – un politico onesto e animato da spirito di servizio per la regione e il Paese. Negli incarichi che ho ricoperto nel Consiglio Regionale, in Parlamento e, poi, quale Presidente della Regione ho sempre potuto contare sui suoi consigli, sulla sua disponibilità umana, mossi da un solo interesse: quello del futuro dell’Abruzzo sul quale egli vedeva incombere le ombre che lo hanno addolorato negli ultimi anni”

“E’ morto il padre della nostra Regione, ora siamo tutti un po’ più orfani. Ora inizia il suo mito”. Lo afferma il Capogruppo regionale del PD, Camillo D’Alessandro, che aggiunge “Mi auguro che la classe dirigente abruzzese sia all’altezza della sua eredita”

“L’Onorevole Remo Gaspari e il Senatore Errico D’Amico hanno segnato la mia formazione politica” con queste parole il Consigliere Walter Caporale ricorda Remo Gaspari nel suo intervento in Consiglio regionale. “Questi due grandi uomini politici abruzzesi” continua Caporale “mi hanno fatto comprendere, quando militavo nel Movimento Giovanile della DC di Lanciano e di cui ero anche Segretario, che l’impegno politico deve essere una missione e dunque deve essere portato avanti con spirito di servizio verso gli altri e verso la comunità abruzzese. Insegnamenti fondamentali che mi sono serviti anche quando ho maturato altre scelte politiche. Ho avuto la fortuna di sentire ultimamente Remo Gaspari in Consiglio regionale: più che un discorso il suo, una vera e propria lectio magistralis. Un invito a noi Consiglieri a pensare all’Abruzzo volando alto. Ognuno di noi deve sentire la responsabilità di quelle parole”.

“Prestigioso interprete della politica Abruzzese”: così il capogruppo regionale dei comunisti italiani Antonio Saia definisce Remo Gapari. “A nome del gruppo Regionale del Partito dei Comunisti Italiani e mio personale – afferma Saia – esprimo profondo cordoglio per la scomparsa dell’onorevole Remo Gaspari. Prestigioso interprete della politica Abruzzese e instancabile lavoratore alla cui figura da avversario politico mi inchino con rispetto e sincero rimpianto”.

“Remo Gaspari, una delle più alte figure politiche dell’Italia repubblicana, ha rappresentato per lustri, mai come nessun altro, l’intero territorio della sua amata regione Abruzzo”. Lo afferma il deputato Sabatino Aracu (Pdl). “Fino all’ultimo giorno – aggiunge – della sua immensa carriera politica, continuata anche a distanza di vent’anni dall’uscita dalla scena istituzionale, si è profuso con sincera passione e concreti risultati per i suoi conterranei, per ognuno dei quali, nonostante i novant’anni, la sua segreteria non aveva orari ed era più famigliarmente diventato ‘lo Zio'”

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