L’AQUILA – Luigi Fabiani, commercialista e presidente dell’Asm, autore, insieme ad altri, della proposta di legge di iniziativa popolare sulla ricostruzione depositata qualche settimana fa alla Camera, a margine del consiglio comunale straordinario di questa mattina ha consegnato a Gianni Chiodi un documento con una serie di richieste e di proposte inerenti principalmente la ripresa e il rilancio economico-occupazionale dell’Aquila e dei borghi del Cratere.

Nel testo (che pubblichiamo per intero in allegato) si chiede, tra le altre cose, la fine della fase di commissariamento e la condivisione di una politica programmatica con la popolazione; “l’immediata attivazione dei Confidi di Stato prevista dal decreto Abruzzo per obbligare le banche ad ammettere al credito le imprese del Cratere”; “la cessazione immediata degli scippi al territorio delle strutture di ogni tipo (politiche, amministrative, sanitarie, universitarie)”.

A Chiodi è stato consegnato anche un documento firmato dal comitato cittadino 3e32. Eccone alcuni stralci:

“A L’Aquila non c’è lavoro e non c’è futuro, per i giovani semplicemente non ci sono prospettive. I soldi per la ripresa socio-economica del Cratere vengono sistematicamente dirottati altrove senza alcun imbarazzo. È il caso della sanità, della ferrovia, delle scuole e dell’università. La ricostruzione pesante è ferma nel centro de L’Aquila, in periferia e in tutti i centri del cratere!!!”

“Non esiste un’idea per la città e il suo territorio, se non la sua triste devastazione. Molte famiglie e single, poveri e nuovi poveri di questa città sono senza casa e senza assistenza, vittime dell’arbitrio della SGE e lasciati soli di fronte al mercato, in cui i prezzi degli affitti lievitano senza controllo. […] Questa situazione è in larga parte il risultato di due anni di commissariamento, ma è ormai evidente come questa amministrazione comunale sia totalmente complice della struttura commissariale, ovvero di un sistema di gestione verticistico, inefficace e non trasparente. […] Da questa amministrazione comunale è mancata inoltre qualsiasi proposta su un progetto di città, né sono state ascoltate le tante proposte venute dalla cittadinanza per favorire un processo di ricostruzione trasparente e partecipata”

(R. C.)

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