L’AQUILA – Appello “al buon senso” dell’assessore all’assistenza alla popolazione del comune dell’Aquila, Fabio Pelini. “Si sospendano gli sfratti da caserme, c.a.s.e. e alberghi e ci si sieda a tavolino per pianificare una soluzione. L’esasperazione è forte e c’é un grosso rischio di tensione sociale”.

In un incontro con i giornalisti, l’assessore ha aggiunto: “Chiodi sta giocando una partita politica sulla pelle di cittadini aquilani che vivono con l’incertezza abitativa ogni giorno. Ci dimostri con i fatti il contrario. Chiodi, insieme al vice commissario Cicchetti, dovrebbe sbloccare la situazione del terzo fondo immobiliare, firmando per acquistare centocinquanta case che sarebbero a disposizione. Ancora non lo hanno fatto e non mi sembrano intenzionati a farlo. Venisse all’Aquila Chiodi e stesse di più di due ore al mese per rendersi conto della reale situazione nella quale vivono i cittadini aquilani”.

“Non è più prorogabile, inoltre – ha aggiunto Pelini – la gestione dell’emergenza in capo alla Sge proprio perché le situazioni che si sono venute a creare sanciscono il totale fallimento della gestione commissariale. La situazione sta lentamente naufragando”.

Presenti alla conferenza stampa anche tre donne che abitavano nelle case Ater di Via Verzieri classificate agibili per danni precedenti al terremoto, ma effettivamente inagibili. Le proprietarie però non rientrando nella normativa hanno perso il diritto all’assistenza. Una delle donne, visibilmente esasperata, ha gridato “Non ce la faccio più”. In seguito, le donne si sono recate alla sede della Regione per cercare di parlare con il responsabile della segreteria del presidente della Regione Abruzzo, Antonio Morgante

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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