L’AQUILA – Potenziamento dell’organico dell’intero comando provinciale (che comprende, oltre L’Aquila, anche Avezzano, Sulmona e Castel di Sangro), pagamento degli straordinari arretrati e presentazione di un progetto edilizio per la sede dell’Aquila, ancora inagibile.
Sono le richieste che le rappresentanze sindacali dei vigili del fuoco della provincia dell’Aquila hanno presentato in una lettera indirizzata alle istituzioni locali e nazionali.

Pagamento degli straordinari

I vigili del fuoco non percepiscono le retribuzioni legate agli straordinari del terremoto e del post terremoto da più di un anno e mezzo, vale a dire dal Dicembre 2009. “Tale circostanza” come si legge nel documento “non fa altro che umiliare e demotivare il personale”, costretto peraltro a lavorare in condizioni logistiche particolarmente disagevoli.

“Siamo senza sede”

A più di due anni dal terremoto, i vigili sono ancora senza la loro sede, che è inagibile e che probabilmente dovrà essere abbattuta. “La situazione attuale” scrivono i delegati sindacali “evidenzia tutta l’inerzia dell’amministrazione che, ad oggi, ci risulta non aver ancora presentato il progetto edilizio della nuova struttura da realizzare, così come non si è ancora provveduto alla demolizione della sede attualmente inagibile. Il risultato di tale immobilismo è che il personale tutto è costretto, da più di due anni ormai, a lavorare in condizioni di assoluto disagio”

Potenziamento dell’organico

Nel 2009, l’anno del terremoto, i vigili del fuoco che hanno lavorato all’Aquila hanno compiuto 5.603 interventi di soccorso ordinario e 199.587 di soccorso straordinario legato al sisma, per un totale di 205.190 interventi. Nel 2010 c’è stato un aumento degli interventi di soccorso ordinario, saliti a 6.031, e una fisiologica diminuzione degli interventi dovuti al terremoto, scesi a 27.777.
Nel 2009 sono stati circa 2500 i vigili accorsi da tutta Italia per fronteggiare le conseguenze dell’emergenza.
Oggi, oltre al personale stabilmente in servizio all’Aquila, gli uomini dislocati in missione presso il comando aquilano sono 74.

Proprio in virtù di tali cifre e al fatto che l’emergenza post sisma è tutt’altro che conclusa, i sindacati chiedono che l’organico dell’intero comando provinciale venga potenziato e portato dalle attuali 188 unità a 260 uomini e che nel frattempo venga firmata una proroga per trattenere all’Aquila fino alla fine dell’emergenza il contingente in missione fino al 30 Giugno prossimo.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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