L’AQUILA – I dipendenti dell’azienda territoriale per l’edilizia residenziale (Ater) dell’Aquila denunciano il fatto di essere ancora costretti a lavorare in container a oltre due anni dal sisma del 6 aprile 2009 e chiedono con forza ai vertici aziendali di risolvere al più presto “una situazione non più accettabile”.

Il personale riunito in assemblea alla presenza delle rappresentanze sindacali unitarie, ha prodotto un documento consegnato ai vertici aziendali, nel quale si invita gli organi decisionali a “trasferire gli uffici, anche provvisoriamente, in uno o più fabbricati, anche in fitto, il tutto prima dell’estate”.

Questa presa posizione si contrappone alle intenzioni dell’azienda che sta pensando all’acquisto di un’area con la conseguente costruzione di una nuova struttura. “Il personale evidenzia il fatto che la permanenza all’interno dei container comporta danni fisici e psichici dovendo lavorare in ambienti malsani e angusti – scrivono i dipendenti dell’Ater – con numerosi spostamenti da un container all’altro per poter adempiere a parte del lavoro quotidiano”.

I dipendenti denunciano anche la “presenza nelle immediate vicinanze di un ripetitore ed antenne con conseguente irradiamento di onde elettromagnetiche notoriamente dannose per la salute”. In tal senso, il personale chiede ai vertici di dare mandato all’Arta ed Asl di effettuare misurazioni. Per i dipendenti, i vertici aziendali devono risolvere il problema con locali affittati provvisoriamente e contestualmente attivare le procedure per individuare un’aera per la realizzazione di una nuova sede “che tenga conto delle esigenze degli inquilini”.

Condivisione.

Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

  • Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666
  • Direttore responsabile: Christian De Rosa
  • Editore: Studio Digitale di Cristina Di Stefano
  • Posta elettronica:
  • Indirizzo: Viale Nizza, 10