L’AQUILA – “Il Presidente della Regione Gianni Chiodi ammette la distrazione dei 100 milioni di euro, che la legge destina alle ferrovie del cratere e si permette addirittura di affermare che a L’Aquila questi fondi non sevono.  Bella faccia tosta”. E’ la dura replca dell’On Giovanni Lolli, deputato PD, Stefania Pezzopane, responsabile nazionale per la ricostruzione e Francesco Iritale, segretario comunale PD all’intervento del Commissario Chiodi di ieri.

“Lo invitiamo a venire a vivere in uno degli appartamenti del progetto CASE, dove i collegamenti sono rari. Si renderà conto che la viabilità è una delle emergenze di questa città. Vorremmo ricordare a Chiodi la richiesta dei fondi fatta dal Comune dell’Aquila per il servizio dei trasporti locali; le necessità legate alla viabiltà della città e del cratere, in cui si continuano a modulare vecchi soldi e vecchi piani.

È scandaloso, inoltre, che 50 milioni di euro siano destinati alla tratta Sulmona Guidonia, che non ha nulla a che fare con il cratere. Sebbene si tratti di un intervento importante, deve essere finanziato con i fondi previsti dall’Accordo Quadro. I fondi che la legge destina al cratere non possono essere dirottati altrove. Se prenderanno altre direzioni, ci sono tutti gli estremi per un’azione legale.
Chiodi sta facendo il gioco delle tre carte. Usa i soldi della Struttura Commissariale per la regione, mentre come presidente della Regione non è capace di farsi dare altri fondi dal governo del suo stesso colore politico.

Dimostra, inoltre, di non conoscere ciò di cui parla. I 25 milioni di euro destinati alla tratta Sassa San Gregorio prevedono la soppressione solo di 3 passaggi a livello e di non di 25. Ma il progetto che avevamo presentato sulla metropolitana leggera e sul potenziamento della tratta ferroviaria L’Aquila Sulmona è molto più ampio. Va oltre la soppressione di qualche passaggio a livello, di cui si parla da tempo. Punta all’elettrificazione della linea ferroviaria e alla realizzazione di zone di scambio e di parcheggi a servizio delle fermate, per cosentire l’accesso diretto ai centri storici in particolare di L’Aquila e Sulmona..
Persi questi 100 milioni non ci saranno altre occasioni per fianziare il decisivo progetto della metropolitana di superficie di L’Aquila.

Assolutamente falso, infine, che il progetto sia stato sostenuto dal Comune. La partecipazione e l’avallo di alcuni funzionari comunali si è limitatato a questioni di natura puramente tecnica, che avevano attinenza con la viabilià e ha riguardato esclusiamete aspetti tecnici relativi ai passaggi a livello ed agli attraversamenti stradali dell’intervento su L’Aquila. Il Comune non ha mai espresso il suo consenso alla destinazione dei 100 milioni di euro”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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