L’AQUILA – In un parcheggio sterrato situato all’interno del nucleo industriale di via Campo di Pile (di fronte il bar “I 20 vizi”) un’utilitaria è finita con una delle ruote anteriori dentro un pozzetto della profondità di un metro e mezzo che qualcuno aveva improvvidamente lasciato scoperchiato e sprovvisto di qualsiasi tipo di segnaletica. Per riuscire a tirar fuori la macchina il proprietario ha dovuto chiedere aiuto a un gruppo di persone che si trovava lì per caso.

L’incidente è emblematico delle pessime condizioni in cui versa tutta l’area industriale e commerciale dei via Campo di Pile. Un’area peraltro frequentata ogni giorno da migliaia di persone (compresi molti universitari). Cumuli di sporcizia, strade strette perennemente ingolfate dal traffico, sulle quali molti automobilisti sfrecciano a tutto gas mettendo a repentaglio l’incolumità dei tanti ragazzi che si recano a piedi nelle sedi universitarie di ingegneria e scienze motorie, asfalto dissestato, buche (come quella visibile della foto) ovunque.

Viene da chiedersi se una zona periferica che dopo il terremoto è diventata la sede di moltissime attività produttive e commerciali e che è destinata a crescere ulteriormente (se è vero, come ha detto qualche settimana fa Giorgio De Matteis, che molte piccole e medie imprese hanno già chiesto di poter aprire lì i propri stabilimenti, usufruendo degli incentivi e degli sgravi previsti dalla zona franca urbana) possa essere lasciata in questo stato di incuria e trascuratezza.

 

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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