L’AQUILA – Il 28 Febbraio 2011 è stata inaugurata a Barete una nuova scuola materna. Alla presentazione erano presenti le massime autorità locali e nazionali: Renato Schifani, presidente del Senato; Franco Marini, senatore e presidente emerito del Senato; Gianni Chiodi, presidente della Regione e commissario delegato alla ricostruzione; Antonio Del Corvo, presidente della provincia dell’Aquila. C’erano anche il prefetto dell’Aquila Anna Maria Iurato e il vescovo Giuseppe Molinari. (vedi video)

Il nuovo edificio è stato intitolato alla memoria dei ragazzi morti nel crollo della casa dello studente (infatti il 28 febbraio era presente anche una delegazione dei loro familiari) ed è stato costruito con una donazione del Senato di 869 mila euro (l’OPCM in cui si stabilì che quei soldi sarebbero serviti per costruire una scuola nuova di zecca nel comune di Barete è la 3827, art. 6). Il soggetto attuatore dei lavori è stato il Provveditorato alle opere pubbliche.

Ora, una cifra così alta per una scuola di dimensioni così modeste ci era sembrata subito esagerata: 869 mila euro per un edificio di legno a un solo piano, grande poco più di 200 mq, sono oggettivamente troppi.

Inoltre, la nuova scuola è stata costruita sul terreno dove, prima del sisma, sorgeva quella vecchia. Ora, dopo il terremoto, il vecchio edificio (che era a due piani e ospitava anche un centro ricreativo per anziani) era stato classificato E, benché non presentasse segni o lesioni che facessero pensare a seri danni strutturali subiti a causa del sisma (Aquila Tv è in grado di mostrarvi le foto scattate qualche giorno dopo il 6 aprile). Ma tant’è. La vecchia scuola è stata abbattuta e al suo posto è stata eretta quella nuova.

Incuriositi dalla sproporzione fra dimensioni del progetto e fondi stanziati per realizzarlo, avevamo chiesto informazioni e chiarimenti al sindaco del Comune di Barete, Leonardo Gattuso, e all’assessore alla ricostruzione dello stesso paese. Chiarimenti che però non sono mai arrivati. Sia il sindaco che l’assessore infatti non hanno mai risposto in modo chiaro ed esaustivo alle nostre domande e ci hanno invitato a contattare direttamente il Provveditorato.

Anche il personale del Provveditorato, tuttavia, si è sempre rifiutato di darci informazioni complete e trasparenti. Così il 16 marzo abbiamo deciso di presentare una formale richiesta di accesso agli atti (di cui pubblichiamo una copia). Ma anche a tale richiesta non è mai stata data risposta (nonostante la legge sulla trasparenza amministrativa lo preveda espressamente).

Solo dopo una nuova serie di pressanti e insistenti telefonate da parte nostra il personale del Provveditorato ha acconsentito a fissare un appuntamento per domani (dunque ben oltre la scadenza dei 30 giorni prevista per legge) per farci visionare i documenti e gli atti relativi alla costruzione della nuova scuola.

Questa mattina la faccenda è stata portata in Senato da Luigi Lusi, che ha rivolto un’interrogazione parlamentare alla presidenza per chiedere conto di come siano stati spesi questi soldi (negli allegati di Aquila Tv è possibile ascoltare l’intero intervento)

Desideriamo chiarire che su questa faccenda non vogliamo fare alcuna insinuazione o affermazione tendenziosa. Vorremmo solo conoscere le modalità esatte in cui sono stati spesi i soldi di una raccolta fondi organizzata dai senatori in favore delle popolazioni colpite dal terremoto. Può darsi benissimo che tutto si sia svolto in piena regola e nel rispetto della legalità. Ma allora perché tutte queste reticenze, questi misteri? Perché tutti questi silenzi, che inevitabilmente ingenerano in chi li riceve dubbi e perplessità?

Ricordiamo che sulle donazioni private giunte dopo il 6 aprile era stata lanciata anche un'”operazione trasparenza”, ratificata con l’istituzione di un comitato dei saggi (presieduto dall’on. Franco Marini), il cui compito era proprio quello di vigilare sul retto impiego dei soldi provenienti dalle donazioni. Ora questo comitato non esiste più: una recente ordinanza ha stabilito che a gestire i soldi delle donazioni sarà direttamente il commissario delegato.

 

 

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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