ABRUZZO – Quattro anni di reclusione per l’ex presidente della Regione, Giovanni Pace, e tre anni e sei mesi per l’ex vicepresidente della Fira, Vincenzo Trozzi: è quanto chiesto dalla procura di Pescara, al termine della requisitoria nel procedimento per rito abbreviato nell’inchiesta Sanitopoli. Secondo l’accusa, l’ex patron di Villa Pini, Vincenzo Maria Angelini, avrebbe corrisposto una tangente da 100 mila euro all’ex presidente, materialmente ricevuta da Trozzi nella sede della Fira. Sia Pace che Triozzi erano presenti in aula. La decisione del Gup è prevista per il 9 maggio, dopo le arringhe dei legali della difesa.

TANGENTI SANITA’: CHIESTI 4 ANNI PER L’AVVOCATO ANELLO
Il pool di magistrati della procura di Pescara, composto dal procuratore capo Nicola Trifuoggi e i sostituti Giuseppe Bellelli e Giampiero Di Florio, nel corso del processo per rito abbreviato sulle presunte tangenti nella sanita’ abruzzese, ha chiesto quattro anni per l’avvocato Pietro Anello, accusato di associazione per delinquere, abuso in atti d’ufficio, concorso in abuso in atti d’ufficio, concorso in truffa, corruzione. Anello su incarico della finanziaria regionale (Fira) si era occupato degli aspetti tecnico -giuridici della prima cartolarizzazione e per l’accusa l’ex proprietario della clinica privata ‘Villa Pini’ , Vincenzo Angelini, gli avrebbe dato, tra ottobre e dicembre 2004, 250 mila euro per ottenere una perizia favorevole. Nel corso dell’udienza l’accusa ha ribadito l’attendibilita’ delle dichiarazioni di Angelini sottolineando che sono state riconosciute da 40 giudici e perche’ sono fondate su numerosi riscontri, molti dei quali documentali. Al momento stanno parlando le parti civili.

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