L’AQUILA – “l Settore Urbanistico della Provincia di L’Aquila con nota del 31 marzo u.s. a comunicato al Comune di Montereale, richiamando anche il parere rilasciato dalla Regione Abruzzo – Servizio Pianificazione Territoriale ed Aree Urbane, che le varianti adottate non possono essere esaminate ritenendo necessario, invece, che il Comune proceda alla revoca delle deliberazioni adottate dal Consiglio comunale essendo le stesse inefficaci anche ai fini del procedimento formativo delle varianti così come richiesto in ultimo dal Comune stesso”. Ne dà comunicazione il consigliere comunale dell’Mpa al Comune di Montereale Mario Durastante che in una nota alla stampa dichiara:” Alla luce del parere negativo della Regione Abruzzo, al fine di dare una positiva e quanto più sollecita risposta alle istanze di inizio attività edilizia e produttive-commerciali avanzate da alcuni imprenditori locali che, giova ricordarlo, hanno anche acquistato dei lotti all’interno delle aree PAAP, la Struttura Commissariale e il Responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune, anche su sollecitazione dello scrivente, hanno attivato un tavolo di concertazione con i tecnici della Struttura Urbanistica della Provincia e ad inviare le deliberazioni di variante al Piano Regolatore Generale riguardanti le aree produttive e agricole, più ogni altro documento utile, al fine di giungere alla definitiva approvazione da parte del Consiglio Provinciale.

La Provincia dell’Aquila, nonostante le buone intenzioni, non ha potuto far altro che bocciare senza appello la procedura posta in atto dall’allora Responsabile dell’Ufficio Urbanistico del Comune in quanto ha inteso applicare una normativa nei riguardi di una fattispecie non prevista dalla norma invocata. La procedura adottata dal Comune, infatti, è applicabile ai piani attuativi delle zone da destinare all’edilizia economica e popolare nonché ai piani delle aree produttive esclusivamente per consentire limitate modifiche. Nel caso di specie, recita sempre la nota della Provincia, le modifiche proposte afferiscono alle destinazioni d’uso ammesse in differenti zone omogenee (artigianali, commerciali, industriali e agricole) e al dimensionamento complessivo del piano concretizzandosi, di fatto, una sostanziale variante al P.R.G., in violazione delle norme nazionali e regionali in materia.

La prossima Amministrazione che entrerà in carica dopo il voto del prossimo 15 e 16 maggio avrà subito una bella gatta da pelare: da una parte i ricorsi pendenti al TAR proposti da alcuni imprenditori; dall’altra uno Strumento urbanistico non più adeguato ai tempi e non in grado di garantire uno sviluppo socio-economico del territorio e quindi bisognoso di aggiornamento. Vediamo chi dei tre candidati alla carica di sindaco saprà raccogliere la sfida. Buon lavoro”.

 

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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