L’AQUILA – E’ stato presentato stamane, in una conferenza stampa ufficiale, il “Nuovo Polo per l’Abruzzo”. Un nuovo patto federativo o, se si preferisce, un nuovo contenitore politico, con dentro Udc, Fli e Api. Come avevamo già anticipato nei giorni scorsi, per il momento sono solo quattro i consiglieri regionali che hanno aderito al progetto: Berardo Rabbuffo (Fli), Daniela Stati (Fli, oggi però assente), Antonio Menna (Udc) e Gino Milano (Api). Luciano Terra ed Emilio Nasuti, membri della prima ora, sono invece confluiti rispettivamente in Rialzati Abruzzo e nel gruppo misto. La possibilità di dar vita a federazioni di partiti è espressamente prevista dal nuovo regolamento del Consiglio regionale.
“Siamo forze politiche omogenee, di area moderata, e insieme vogliamo affrontare un percorso che ha come obiettivo principale quello di migliorare la politica regionale” – ha esordito Berardo Rabbuffo, capogruppo di Fli – “Siamo contrari, infatti, alla politica autoreferenziale che questa maggioranza ha finora promosso in alcuni settori strategici come ad esempio la sanità. Non abbiamo ancora capito, difatti, se questa maggioranza sta tagliando o rimodulando i servizi sul territorio. Il Consiglio regionale è stato estromesso da ogni decisione. Alla luce di ciò – ha concluso Rabbuffo – presenteremo a breve una mozione per consentire all’assemblea regionale di tornare ad occuparsi dei problemi della sanità”.
Il Capogruppo dell’Udc, Antonio Menna, ha posto l’accento sul fatto che il nuovo polo abruzzese è il primo tentativo di costituire a livello locale un nuovo soggetto politico di area moderata, sulla scia di quel che è avvenuto a livello nazionale (anche se, rispetto al Terzo Polo costituitosi in Parlamento,  in quello abruzzese non c’è l’Mpa): “Siamo la prima regione dove si concretizza questo laboratorio politico di area moderata – ha detto Menna – Non abbiamo ancora costituito un gruppo consiliare perché non abbiamo gli elementi necessari e i tempi non sono ancora maturi. Ma lo faremo presto. Vogliamo lavorare per migliorare la qualità legislativa: meno leggi, ma buone. Ci occuperemo di sanità, sociale, occupazione e soprattutto andremo a riequilibrare il territorio: molte aree interne oggi non ricevono la giusta attenzione. Come federazione saremo all’opposizione. Oggi registriamo lo sfascio di una maggioranza che non ha progettualità. Chiodi – ha concluso Menna – sarà obbligato, d’ora in poi, a  dialogare con il “Polo per l’Abruzzo” e non più con i singoli partiti. Alcuni consiglieri regionali ci guardano con attenzione”.
Per Gino Milano, Capogruppo di Api, il Nuovo Polo per l’Abruzzo è una forza politica giovane ma già forte. “Questa esperienza politica nasce senza tagliare i distinguo interni, ma – ne sono convinto – non potrà far altro che crescere. Nella federazione faremo insieme un itinerario comune, affrontando i veri problemi dell’Abruzzo. Penseremo al welfare, ai più deboli. Come federazione – ha concluso poi il capogruppo di Api – presenteremo anche una legge regionale a sostegno dell’emittenza locale”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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