L’AQUILA – Domenica 10 aprile alle 16.30 andrà in scena nella Tenda Amica del Progetto C.A.S.E. di Bazzano “Alla ricerca del Mago di Oz”, una libera interpretazione scenica del testo omonimo di Maria Cristina Giambruno. Lo spettacolo ha concluso l’ultimo ciclo di attività del “laboratorio teatrale permanente per diversamente abili” curato da L’Uovo Teatro Stabile di Innovazione.
Conseguiti gli obiettivi prefissati e verificata, ove ce ne fosse stato ancora bisogno, la validità dell’esperienza che ha rivelato ancora una volta la forza del teatro come via alla creatività, alla comunicazione e alla interazione fra diversamente abili e normodotati, è stato naturale dare corpo e vita al “divertimento scenico” di cui sono impagabili protagonisti quattordici ragazzi dalle diverse abilità in grado di muoversi con consapevolezza e sicurezza sulla ribalta di un teatro, che è metafora e spazio reale del vivere quotidiano non disgiunto da un fantastico genuinamente emozionale. Perciò non è stata casuale la scelta di proporre all’attenzione di un pubblico più vasto una performance vivace e coinvolgente quante altre mai, che sa emozionare e commuovere per il chiaro messaggio di fratellanza e coesione che lancia a chi “abbia occhi per guardare e orecchie per intendere”. Di qui il susseguirsi di alcune repliche dello spettacolo a Natale scorso e domenica prossima a Bazzano che per l’appunto chiude al meglio un ciclo di attività particolarmente soddisfacente, nonostante la prolungata parentesi causata dal terremoto.
L’idea di un laboratorio permanente finalizzato alla integrazione di portatori di handicap con soggetti normodotati era nato nell’autunno 2008 nell’ambito del progetto “Chances” con cui il Comune dell’Aquila sosteneva le attività per una migliore qualità di vita del disabile grave contemplate nella progettualità de Il Faro, centro integrato per l’handicap grave. Allora, infatti, L’Uovo – forte dell’esperienza maturata nell’arco di più di un lustro, a partire dal 2004, con prolungate e reiterate attività teatrali in collaborazione con lo stesso Comune, con l’Associazione Italiana Persone Down e con l’Associazione per la Promozione e la Tutela dei Diritti degli Handicappati – presentò alla Municipalità aquilana il programma “Emozione e comunicazione: a teatro luogo d’incontro con se stessi e con gli altri per esprimersi e relazionarsi”. Il laboratorio era cominciato a gennaio 2009 per interrompersi bruscamente in aprile, riprendere con non poche difficoltà nell’aprile 2010 e concludersi a giugno. In considerazione della positività dell’esperienza, in autunno L’Uovo ha ripreso in autonomia l’attività da cui è nato “Alla ricerca del Mago di Oz”, grazie all’ospitalità dell’Istituto Tecnico Industriale Statale “Amedeo di Savoia” e alla collaborazione dell’Associazione Italiana Persone Down sezione dell’Aquila.