L’AQUILA – Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la modifica allo Statuto Comunale per l’istituzione di una giornata di lutto coincidente con il 6 aprile di ciascun anno. In particolare, in tale circostanza è disposta l’esposizione delle bandiere europea, nazionale e comunale a mezz’asta, nelle sedi comunali e in quelle degli altri uffici pubblici.
L’assemblea ha discusso inoltre la relazione annuale della commissione Controllo e Garanzia sull’attività svolta nel 2010, che è stata illustrata in aula dal presidente Enzo Lombardi.
Approvata anche la proposta di iniziativa dei consiglieri comunali Enrico Verini (Fli), Angelo Mancini (Idv), Enrico Perilli (Prc), Fabio Ranieri (Pd), Gianni Padovani (Nuovo Psi) e Maurizio Leopardi (Udc) su ” Linee di indirizzo del Comune dell’Aquila in materia di ufficio per la ricostruzione e per l’organizzazione generale della gestione dell’emergenza Sisma”.
“La Struttura tecnica di Missione – recita il documento – avrebbe dovuto garantire assistenza tecnica e amministrativa alla ricostruzione, agevolandone il processo in relazione all’aspetto finanziario e all’istruttoria di atti di programmazione e di pianificazione degli interventi. Se però si guarda all’attività svolta dalla Stm, le linee guida elaborate nel marzo scorso sono invece l’unico atto prodotto e appaiono peraltro uno strumento lacunoso e inutile. Dal momento che, in base a quanto previsto dalle ordinanze, la struttura può coadiuvare il Comune dell’Aquila e gli altri Comuni del cratere solo su loro richiesta, si ritiene che il consiglio comunale sia legittimato a deliberare di voler fare a meno della collaborazione di questa struttura che, a prezzo di costi onerosi per la collettività, non solo non agevola il processo di ricostruzione, ma anzi lo ostacola con norme e procedure pesanti e farraginose. Su una serie di problematiche delicate e complesse – prosegue il testo della deliberazione – rispetto alle quali vi erano accorati appelli e sollecitazioni da parte di istituzioni e soggetti a vario titolo coinvolti nella ricostruzione, come ad esempio la vicenda dell’ordinanza per gli edifici in categoria E, le risposte della Struttura sono state evasive e inadeguate.

Il Comune dell’Aquila deve pertanto dotarsi di una struttura efficiente, qualificata e in grado di dialogare con il territorio, così da riappropriarsi delle prerogative che gli competono, come sancito e ribadito recentemente dal Tar”. Alla luce di quanto sopra con la deliberazione il Comune si determina a non avvalersi più della Struttura Tecnica di Missione.
Il provvedimento ha fatto registrare 22 voti favorevoli, 4 contrari e 2 di astensione.


TERREMOTO: CIALENTE, L’AQUILA ATTENDE RICOSTRUZIONE VERA

“Non vorrei che in Italia passasse l’idea che tutto e’ risolto, per ora e’ stata ricostruita una citta’ di cartone. Abbiamo realizzato 9mila unita’ abitative che rappresentano una ricostruzione leggera ma ora ci aspetta un compito enorme, la ricostruzione pesante”. L’allarme e’ stato lanciato dal sindaco de L’Aquila Massimo Cialente, a margine dell’evento di solidarieta’ in favore del Giappone che si e’ tenuto al ministero degli Esteri. “I tempi rapidi di ricostruzione ai quali stiamo assistendo in Giappone li possiamo avere anche noi. Dopo il terremoto abbiamo realizzato 70 scuole in 65 giorni”, ha osservato Cialente, sottolineando tuttavia che “ora non c’e’ piu’ la possibilita’ di avere procedure in deroga”, nonostante la presenza di “una struttura commissariale, per la quale mi sono proposto come vice commissario”. Il sindaco del capoluogo abruzzese si e’ lamentato per il fatto che l’attenzione per l’Aquila, a due anni dal terremoto, e’ andata scemando. “Temo si sia perso un anno – ha concluso – ma c’e’ spazio per recuperare. Noi ce la metteremo tutta”.

 

 

 

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