L’AQUILA – Il sindaco dimissionario Massimo Cialente fa il punto sulla situazione amministrativa, politica e finanziaria del comune dell’Aquila. Inoltre accusa la deleggittimazione del vice commissario vicario Antonio Cicchetti e denuncia attacchi programmati da parte di alcuni organi di stampa. Il 24 marzo incontrerà il sottosegretario Gianni Letta per avere rassicurazioni sui fondi per il bilancio comunale solo dopo provvederà ad un rimpasto della giunta.

IDV: CIALENTE DICA SULLE LOBBY. “Il buon Cialente – al quale in questo momento non posso che rivolgere l’invito ad andare avanti, pur se in un rinnovato e piu’ incisivo rapporto con i partiti che lo sostengono – ha denunciato esplicitamente il tentativo da parte di qualcuno di ‘far tornare all’Aquila le grandi lobby’. Dichiarando che qualcuno vorrebbe farle tornare, ha pero’ riconosciuto anche – e forse e’ la prima volta – che all’Aquila hanno gia’ imperversato nel recente passato”. Lo dichiara Carlo Costantini, capogruppo IdV alla Regione Abruzzo, su quanto dichiarato da Massimo Cialente in relazione alla ricostruzione dell’Aquila. “Ma allora dica tutto, senza mezze misure; in questo modo – aggiunge il capogruppo IdV – conquisterebbe la stima anche di chi lo ha visto nei primi mesi ‘troppo arrendevole’. Inizi con il rivelare chi e’ quel ‘qualcuno’ di cui parla e poi dica anche come sono state inserite le grandi lobby e quali appalti e/o progetti hanno avuto la possibilita’ di gestire”. “Diversamente – conclude Costantini – la sua denuncia suonerebbe solo come un avvertimento agli addetti ai lavori e non ai suoi interlocutori naturali, i cittadini aquilani”.

CHIODI RISPONDE: ATTI CONCRETI NON PROCLAMI PER TRASPARENZA E CORRETTEZZA LAVORI

“Condivido quanto sostenuto in questi giorni dal Sindaco dell’Aquila: evitare ‘le mani sulla città’ . Questa è stata anche, e sempre, la nostra preoccupazione. Ma le ‘mani sulla città’ possono esserci indipendentemente dal fatto che l’aiuto economico sia sottoforma di contributo o di indennizzo. La richiesta di modifica da contributo ad indennizzo è nata nella mia stanza, portata avanti con l’allora vice Commissario, ed è stata approvata con intesa generale in sede parlamentare”. Lo dichiara il Commissario delegato per la Ricostruzione, e presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, in merito all’allarme lanciato da Massimo Cialente, su un paventato ritorno delle lobby affaristiche nei lavori post sisma. “Per assicurare una ricostruzione il più possibile trasparente e rispettosa delle regole – osserva il Commissario – bisogna attivarsi tutti i giorni concretamente, magari rinunciando ad inutili e dannose polemiche. Da parte nostra abbiamo prodotto subito tutti gli atti necessari a garantire la piena correttezza nei processi amministrativi e in quelli di ricostruzione, nell’ambito di rapporti, che, con l’indennizzo, si sarebbero svolti tra privati (proprietari – progettisti – costruttori )”. Ed elenca Chiodi i più importanti: 1) Le “linee guida sulla tracciabilità finanziaria”, che estende ai privati gli obblighi di certificazione sull’uso dei finanziamenti concessi per la ricostruzione; 2) Il “contratto tipo” che regola i rapporti tra privato e impresa, con la validazione del progetto da parte dell’impresa stessa ed il divieto di varianti in corso d’opera che prevedano aumenti di spesa, e l’obbligo della “tracciabilità dei fondi”. Le linee guida sono state elaborate dal Comitato di coordinamento per l’Alta sorveglianza delle Grandi Opere, guidato dal prefetto Frattasi del Ministero dell’Interno. Il contratto tipo è stato elaborato dalla Stm con la collaborazione dell’Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici. L’attività è stata coordinata del prefetto dell’Aquila, Giovanna Maria Iurato, nel corso di incontri che hanno visto anche la presenza del sindaco Massimo Cialente. Il controllo della spesa è stato messo a punto attraverso specifici documenti elaborati dalla struttura commissariale con le parti economiche e degli Ordini professionali, anche se non sempre ne hanno condiviso gli esiti (Decreto 27 del 2 dicembre e successivi decreti sugli immobili di pregio e vincolati, sul miglioramento energetico, etc). Il Commissario Chiodi ricorda altresì di aver sollecitato, attraverso una lettera aperta, la formulazione di osservazioni e richieste di eventuali modifiche delle norme esistenti (“dopo dieci giorni non è giunto ancora alcunché”). Il Commissario conferma come tutto il processo della ricostruzione stia andando avanti “col massimo impegno e la massima attenzione”. E rinnova l’invito a tutti le parti in campo “ad una collaborazione attiva e fattiva per la rinascita della città dell’Aquila”. “Voglio tranquillizzare il sindaco Cialente – è sempre il Commissario – Il principio dell’indennizzo è stato condiviso e per quanto mi riguarda non è in discussione. Qualora il Comune dell’Aquila – conclude – volesse intraprendere la strada dei Piani di ricostruzione è superfluo ricordare che compito del Commissario è l’intesa e che spetta al Comune l’elaborazione, l’approvazione e la gestione degli stessi”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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