L’AQUILA – Insorge il PDL di Paganica contro la situazione politica che si sta delineando in seguito alle dimissioni del sindaco Cialente. Secondo il Coordinatore Daniele Ferella dovrebbero sorgere a tutti “forti dubbio circa la scelta del Sindaco di prendere atto della mancanza di governabilità solo nei primi giorni di Marzo 2011, quando la mancanza del numero legale in Consiglio Comunale si verifica costantemente da almeno 18 mesi. Per i più maliziosi – prosegue – questo preciso momento potrebbe risultare quasi pianificato. Infatti non sarebbero mai state fatte deroghe per ammettere al voto di Maggio il nostro Comune visto che, in merito, ci sono anche precedenti per i quali è stata negata questa possibilità. Questo non significa che non siamo “pienamente concordi con questa decisione, ci teniamo però a dire quello che tutti pensano, ma che nessuno dice, e cioè che le dimissioni sono arrivate dopo un astuto ragionamento sui tempi”. Secondo Ferella ora sono due le cose che potrebbero succedere: “La prima è che il Sindaco ritiri le dimissioni dopo essere riuscito a ricompattare un congruo numero di consiglieri, tra i quali probabilmente coloro che sono coscienti di non avere l’opportunità di essere rieletti e che quindi potrebbero essere costretti ad accettare scelte inadeguate (o non scelte come spesso è accaduto nell’arco di tutta la legislatura corrente) per salvare la propria poltrona. La seconda è che arrivi un commissario che potrebbe servire a mettere da parte un sistema, troppo spesso clientelare, che ci continua a condizionare. Nel peggiore dei casi potrebbe arrivare un commissario che, nel prossimo anno, non si assumerà la responsabilità di prendere decisioni e questo nel territorio della decima Circoscrizione non sarebbe un peggioramento ma un perpetuarsi della condizione attuale. Quello che non deve assolutamente accadere – prosegue – è che si delinei una terza possibilitùà: salvare un consiglio con rimpasti di giunta che danno più l’impressione di accordi politici trasversali piuttosto che di scelte per il bene comune. Speriamo che – conclude –  soprattutto in un momento in cui ci viene chiesto di spendere le nostre energie per strutturare un partito ancora disorganizzato a livello locale, si prenda in considerazione questo nostro parere visto che l’unica condizione da noi posta è quella che vengano considerate le istanze che provengono dal territorio della nostra Circoscrizione”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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