L’AQUILA – Il Nucleo di Polizia Tributaria di L’Aquila ha notificato ed eseguito una ordinanza di arresti domiciliari emessa dal G.I.P. del Tribunale del capoluogo, Dott. Giuseppe Romano Gargarella, su richiesta del P.M. Dott.ssa Roberta D’Avolio, nei confronti di S.C., di 39 anni di Pizzoli, residente ad Ortona.
Il provvedimento cautelare giunge all’esito di indagini svolte dai Finanzieri in materia di indebite percezioni di finanziamenti pubblici destinati al sostegno della ripresa economica nelle aree del “cratere sismico”, incoraggiando la nascita di nuove attività imprenditoriali (POR FESR 2007 – 2013, Bando n. 34 Speciale del 09.06.2010 – stanziamento di 11 milioni di euro).
All’imprenditore arrestato è stato contestato il reato continuato di tentata truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, in concorso con altri.
Nel mese di dicembre dello scorso anno, la Guardia di Finanza aveva denunciato all’Autorità Giudiziaria l’imprenditore tratto ora in arresto, in relazione ad un tentativo, individuato e sventato, di truffa per conseguire analoghi fondi per un ammontare di oltre 200.000 euro. Si ricorderà che i Finanzieri avevano scoperto che egli aveva richiesto l’erogazione dei contributi, utilizzando documentazione materialmente falsa per dissimulare l’esistenza ed operatività di due nuove realtà aziendali a L’Aquila, nei settori dell’informatica e della consulenza d’impresa.
Prestanome delle aziende risultò una ex ballerina di night, K.D. di 25 anni, di origine lituana, residente a Pescara.
Le ulteriori indagini di polizia giudiziaria, finanziarie e contabili svolte dal Nucleo di Polizia Tributaria di L’Aquila, sotto la direzione del Procuratore della Repubblica – Dott. Alfredo Rossini e del Sost. Proc. Dott.ssa Roberta D’Avolio e supportate dal rinvenimento, nel corso di diverse perquisizioni, di documentazione compromettente, nonché dalle dichiarazioni di diversi soggetti sentiti in atti, hanno rivelato che l’imprenditore arrestato aveva ideato e posto in essere almeno un altro, analogo, tentativo di percepire indebitamente tali fondi, ancora per un importo di 200.000 euro.

A fattor comune con la prima truffa sventata è stata riscontrata, ancora una volta, la falsità materiale della documentazione allegata all’istanza di ammissione al beneficio che avrebbe dovuto attestare gli investimenti necessari per avviare la nuova attività, nel territorio aquilano, di una società pesarese operante nel settore del noleggio di autovetture e veicoli commerciali. Della nuova impresa, tuttavia non è stata trovata traccia nella sede dichiarata. L’amministratore della società pesarese, C.A. di 54 anni di Pesaro, è stato pertanto denunciato , a piede libero ed in concorso con l’arrestato, per lo stesso reato.
La scoperta di questo ulteriore illecito tentativo di accedere ai finanziamenti erogati dall’Unione Europea, ha fatto sì che l’Autorità giudiziaria emettesse il provvedimento cautelare personale, in relazione al pericolo di reiterazione del reato ed inquinamento del quadro probatorio. Le indagini, comunque, sono ancora in corso e non si escludono ulteriori sviluppi.

 

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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