Incendi a ripetizione nelle palazzine vuote di Bazzano: cresce la paura tra i residenti

vigili del fuoco

Gli incendi (Foto di Matt C su Unsplash) - aquilatv.it

Nuovo incendio al Progetto Case di Bazzano: è l’ottavo in pochi mesi. Residenti esasperati, indagini in corso e Comune pronto a intervenire.

Negli ultimi mesi il complesso residenziale di Bazzano, a l’Aquila, costruito dopo il terremoto, è stato teatro di numerosi incendi che hanno interessato soprattutto palazzine ormai vuote e inagibili. Solo nell’ultimo periodo si contano almeno otto episodi, con fiamme visibili anche dalla strada principale. Gli incendi, quasi sempre appiccati in appartamenti disabitati, per fortuna, hanno richiesto l’intervento costante dei Vigili del Fuoco, impegnati in operazioni di spegnimento e bonifica.

I roghi sono stati domati prima che causassero danni a persone, vista l’assenza di residenti negli edifici colpiti, ma la frequenza degli eventi e la natura dolosa ipotizzata  hanno aumentato la preoccupazione tra chi abita nelle vicinanze.

Un residente, parlando a nome di molti, ha espresso  tutta la frustrazione e la paura che ormai permeano la quotidianità nel quartiere. Non sentirsi sicuri tra le proprie mura domestiche, dover vivere in costante allerta e la richiesta di interventi concreti per proteggere la zona, dall’installazione di telecamere a una vigilanza più attenta.

Il Comune ha annunciato un piano per accelerare la demolizione degli edifici inutilizzati e per installare sistemi di sorveglianza, come le fototrappole, in collaborazione con le forze dell’ordine, impegnate a individuare i responsabili di questi incendi.

Indagini e misure di sicurezza in corso

Le autorità – riporta ilcapoluogo.it – stanno approfondendo l’ipotesi che dietro agli incendi ci siano più persone coinvolte, con ruoli diversi, tra cui chi appicca il fuoco e chi fa da “palo”. Proprio durante un intervento di spegnimento, un uomo è stato portato in Questura con l’accusa di oltraggio a pubblico ufficiale, ma per ora non risultano accuse dirette relative ai roghi.

In aggiunta, la presenza di liquidi infiammabili utilizzati in alcune circostanze rende più probabile, come detto,  la matrice dolosa degli incendi. Le analisi ambientali, con campionamenti dell’aria nelle vicinanze, sono già programmate per valutare eventuali rischi per la salute pubblica, vista la vicinanza a scuole e aree frequentate.

mano con accendino
L’ipotesi del piromane (Foto di Marek Szturc su Unsplash) – aquilatv.it

La preoccupazione dei cittadini e l’impegno comune

L’amministrazione comunale ha formalizzato la decisione di sporgere denuncia d’ufficio dopo l’ultimo incendio e conferma la collaborazione costante con le forze di polizia. Il sindaco ha sottolineato però le difficoltà nel controllare un patrimonio vasto e complesso come quello del Progetto Case, ormai abbandonato in gran parte.

Tra gli interventi previsti c’è il completamento dell’installazione delle telecamere di sorveglianza e il proseguimento del programma di demolizione delle palazzine vuote, per eliminare i punti più a rischio. I cittadini del quartiere chiedono una presenza più costante delle forze dell’ordine e misure che possano restituire tranquillità e sicurezza, temi fondamentali dopo mesi di roghi e paura. La collaborazione tra amministrazione, polizia e vigili del fuoco resta essenziale per cercare di mettere fine a questa emergenza.