Dall’Abruzzo a Times Square: la rivoluzione silenziosa del turismo

Times Square (Foto di Art Bromage da Pixabay) - aquilatv.it
L’Abruzzo sbarca a Times Square e su Netflix con una campagna turistica fuori dagli schemi. Un progetto che parte dalle comunità locali e reinveste sul territorio.
C’è un’Italia che non si vede nei soliti spot. Non è quella dei resort di lusso, delle spiagge patinate o delle escursioni in elicottero. È quella dei borghi silenziosi, dei vecchi che impastano a memoria, delle guide che conoscono ogni sentiero. È l’Italia che non ha bisogno di effetti speciali. E questa volta ha deciso di farsi vedere.
Ogni mezz’ora, in mezzo al caos e ai led di Times Square, scorrono immagini che sembrano uscite da un’altra epoca. Volti, paesaggi, mani che lavorano. È l’Abruzzo che si racconta al mondo, ma lo fa a modo suo: senza trucco, senza filtri.
Il video è solo la punta dell’iceberg. Dietro c’è un progetto turistico ambizioso, nato per dare spazio a chi vive e lavora nei territori. Agriturismi, produttori, guide ambientali, artigiani: oltre 200 esperienze selezionate e riunite in un unico catalogo digitale pensato per gli operatori internazionali. Ma anche per cambiare le regole del gioco.
Il messaggio è chiaro: il turismo non deve essere solo vetrina, deve diventare possibilità. Per chi arriva, ma anche per chi resta. Per questo l’80% dei ricavi resterà sul territorio. Il resto sarà reinvestito nei borghi stessi, in nuovi progetti, nuove esperienze, nuove storie da raccontare.
Un progetto condiviso, per un turismo che parte dalle persone
A gestire l’intera rete, come riporta laquilablog.it, ci sarà borGO, un tour operator abruzzese a impatto sociale. La loro filosofia è semplice: mettere al centro le comunità, non solo le strutture. In questo modello, ogni partecipante ha voce, visibilità e un ritorno concreto. Non è assistenzialismo: è economia circolare applicata al turismo.
La campagna è sostenuta anche da Visit Italy, che pubblicherà due itinerari dedicati all’offerta abruzzese: uno legato alla dimensione esperienziale dei borghi, l’altro a quella outdoor, tra natura e sport. Intanto, dal 19 ottobre, lo stesso video sarà trasmesso anche su Netflix, aprendosi a un pubblico ancora più ampio.

Dall’Abruzzo al mondo: tra New York e Netflix
Dal 16 al 19 ottobre, inoltre, dieci giornalisti italiani e internazionali visiteranno la regione in un press tour dedicato: non per vedere “cose belle”, ma per capire chi ci vive, come ci lavora, cosa rende questi luoghi diversi. L’Abruzzo non si propone come una destinazione da cartolina, ma come un laboratorio di cultura, sostenibilità e innovazione.
“Con questo progetto vogliamo restituire valore alle persone e ai luoghi che rendono unico l’Abruzzo”, ha spiegato Marianna Colantoni, presidente del Gruppo di Sviluppo Territoriale. “Non è solo promozione turistica. È costruzione collettiva di futuro, dal basso e con chi ci crede davvero”.