Attacco di uno squalo, c’è un modo semplicissimo per sopravvivere | Me lo ha spiegato l’esperto quando ero in vacanza

Squalo, come sopravvivere all'attacco - aquilatv.it (foto pexels)
È una probabilità rara, ma trovarsi preparati di fronte ad una simile situazione può essere utile: ecco cosa sapere per rimanere illesi.
Esistono circa 500 specie di squali nel mondo, con dimensioni e forme che variano in base alla famiglia di appartenenza. Nel Mar Mediterraneo sono state identificate circa 47-48 specie differenti: come comportarsi, quindi, se ci si trova davanti ad una di queste?
Negli ultimi anni le notizie riguardanti gli attacchi di squali a umani non sono state numerose, ma la loro presenza è più frequente di quanto si possa pensare, anche lungo le coste italiane.
Nelle aree come la Sicilia, la Calabria, la Toscana e il Mar Ligure, gli squali si possono avvistare con estrema facilità e, sebbene molte specie non sia considerate pericolose, c’è anche il rischio di imbattersi nello squalo bianco, frequente nel Mediterraneo e nello Stretto di Sicilia.
Considerato uno dei più pericolosi per gli uomini, è l’autore della maggior parte di attacchi e incidenti. Cosa fare, dunque, per sopravvivere in determinate circostanze?
Squali avvistati lungo le coste italiane
Le storie che raccontano di incontri ravvicinati con gli squali, non provengono solo da oltreoceano. Questi spaventosi animali si possono ritrovare anche lungo le coste della Penisola e nel Mar Mediterraneo, dove vivono la verdesca, lo squalo volpe, lo squalo elefante e lo squalo mako, con una piccola percentuale anche di squali bianchi. Sono questi ultimi i più pericolosi per gli uomini poiché un loro attacco significa, il più delle volte, morte certa.
Per riuscire a sopravvivere o rimanere illesi durante un incontro con uno squalo, basta adottare tecniche ed accortezze che sono state suggerite da Neil Hammerschlag, direttore del programma di ricerca e conservazione degli squali presso la Rosenstiel School dell’Università di Miami. Prima di tutto è importante sapere che l’uomo non è la preda prediletta degli squali che, tuttavia, potrebbero attaccarlo qualora questo si trovasse nelle vicinanza di foci di fiumi o zone di pesca.
Come sopravvivere all’attacco di uno squalo
Se ci si ritrova di fronte ad uno squalo, nonostante si sia scelto di nuotare in luoghi diversi da quelli appena elencati, è fondamentale imparare a muoversi e comportarsi. Evitate panico e agitazione e mantenete il contatto visivo con l’animale: attaccarvi alle spalle è il loro modus operandi, quindi è altamente sconsigliato perderlo di vista, anche solo per un secondo.
Rimanere sempre attenti e vigili è il modo migliore per sopravvivere all’attacco di uno squalo. Evitate posizioni distese come il morto e preferite l’attacco: di fronte a voi c’è uno squalo, ma anche lui ha dei punti sensibili dove, se colpito, tende a ritirarsi. Le branchie sono il punto perfetto per sferrargli un pugno, così lui si metterà in fuga.