ULTIM’ORA – Aeroporti chiusi, confermato l’attacco dal cielo | I primi avvistamenti nelle scorse ore: restare a casa

Aeroporti chiusi, ecco dove - aquilatv.it (foto pexels)
La situazione politica mondiale sembra pronta ad esplodere: gli aeroporti sono stati chiusi in seguito ad un possibile attacco dall’alto.
Il mondo non ha mai tremato come nelle ultime settimane. I conflitti tra Israele e Palestina e quelli tra Russia e Ucraina, continuano a far vacillare l’equilibrio dell’Europa e di tutto il globo.
Ad oggi, sono ben 56 i conflitti attivi. Tale clima rende le leadership politiche globali sempre più instabili a causa della crisi economiche, delle sfide tecnologiche come l’intelligenza artificiale e i social media, e della crescente fragilità dei principali esponenti dei governi di tutto il mondo.
Se da un lato l’Italia continua a mantenere rapporti con Israele e Stati Uniti nonostante la disapprovazione di buona parte della popolazione cittadina, dall’altro lo scenario si fa sempre più preoccupante a causa della guerra russo-ucraina, che minaccia di degenerare in uno scontro ben più ampio e pericoloso.
È delle ultime ore la notizia della chiusura degli aeroporti a causa di possibili attacchi provenienti dal cielo: ecco cosa sta accadendo e perché si è scelto di bloccare gli spostamenti via aerea.
Si teme la Terza Guerra Mondiale
Il timore di una Terza Guerra Mondiale deriva da una combinazione di fattori geopolitici, dall’aumento dei conflitti armati e dalla crescente instabilità internazionale. Il conflitto tra Russia e Ucraina è il principale motivo di timore in Europa: la possibilità che la guerra degeneri in un confronto diretto tra la Russia e la NATO rappresenta l’ipotesi più preoccupante, con il coinvolgimento di Paesi esterni e le crescenti tensioni ai confini orientali che alimentano questa paura.
Intanto, l’escalation del conflitto a Gaza ha rotto gli equilibri, innescando effetti a catena in Paesi vicini come il Libano e la Siria, e aumentando la probabilità di un allargamento su scala globale e un coinvolgimento di Paesi internazionali. In un clima così rovente e instabile, aumentano i controlli e in alcune città è stata disposta la chiusura degli aeroporti.

Aeroporti chiusi: si temono attacchi dal cielo
Lo scorso 4 ottobre è stata disposta la chiusura dell’aeroporto di Monaco di Baviera a causa di un nuovo allarme sui cieli tedeschi per la presenza di droni. Lo stesso piano di sicurezza era stato attuato la notte precedente per motivi simili e, in poco più di 24 ore, si è stati costretti a cancellare oltre 30 voli, mentre quasi 3mila passeggeri sono rimasti a terra.
Stessa situazione a Praga dove, sempre nella notte tra il 3 e 4 ottobre, la polizia ceca e l’esercito hanno eseguito degli interventi all’aeroporto Vaclav Havel di Praga-Ruzyne per una segnalazione che parlava di droni in avvicinamento. Si ipotizza si sia trattato di falsi allarmi, ma l’attenzione resta alta e il clima sempre più teso.